Lucifer 3×22 “All Hands on Decker”: la recensione
La nostra recensione del ventiduesimo episodio della terza stagione di Lucifer intitolato All Hands on Decker
Pur non essendo mai stato il caso della settimana il vero fulcro di Lucifer, la serie ha anche fatto un buon lavoro nel legare lo stato emotivo dei personaggi all'investigazione di turno e anche con All Hands on Decker il messaggio finale è chiaramente quello che il protagonista, proprio come l'assassino, non sopporta l'idea di essere sostituito negli affetti del proprio compagno.
Lucifer però non sembra, alla fine dei conti, essere davvero interessato a comprendere le ragioni di Chloe, quanto piuttosto ad ottenere semplicemente che le cose non cambino.
Se, alla fine dell'episodio, egli avesse infatti imparato davvero la lezione, alla notizia che Chloe ha deciso di non sposare Marcus Pierce avrebbe dovuto porsi e porre molte più domande, invece - ed ancora una volta - decide di tacere, accontentandosi della fortuna di aver schivato il pericolo.
Comprendere Lucifer, con l'approssimarsi della fine di questa stagione, diventa in un certo senso sempre più difficile, soprattutto per la sua incapacità di imparare dai propri errori, se nemmeno la realizzazione della scorsa settimana di volere che Chloe scegliesse lui e non Pierce non l'ha aiutato aprirsi con lei proprio ora che sembra aver cambiato idea sul suo futuro, diventa difficile immaginare cosa possa smuoverlo, mettendo il risalto quanto ancora egli debba imparare dall'esperienza umana e su se stesso.
Nonostante la sua indecisione, quanto meno, Lucifer agisce sempre per quello che crede essere l'interesse di Chloe ed in una realtà in cui tutti compiono certe azioni per dei secondi fini e per i propri interessi, è quanto meno un sollievo.
Mazikeen vuole semplicemente tornare all'inferno e si è dimostrata capace di fare di tutto per questo fine, Charlotte vuole una possibilità di redenzione ed usa le sue capacità a questo scopo, Pierce si comporta come un bambino che rifiuta di condividere il suo nuovo giocattolo con gli altri bambini, arrivando persino a minacciate Trixie per proteggersi dalla furia di Maze, e colei che ha inconsapevolmente scatenato tutto questo rimane invece il personaggio più sprovveduto della storia.
L'inconsistenza del comportamento di Chloe è un argomento che abbiamo già toccato la scorsa settimana, nonostante la sua comprensibile frustrazione nei confronti di Lucifer, tuttavia, la scelta di non sposare Pierce è più o meno tanto incomprensibile quanto quella di accettare la sua proposta di matrimonio nella puntata della scorsa settimana. Se il comportamento di Lucifer è infatti in parte scusabile a causa del fatto che non è umano, lo stesso alibi che peraltro concediamo a Maze, Chloe resta il vero mistero, perché sembra incapace di capire se stessa e cosa davvero voglia dalla vita. Come è possibile, infatti, che accetti di sposare Marcus e solo pochi giorni dopo si renda conto di aver cambiato idea, realizzando che stare accanto ad uomo con i piedi per terra e che le dia sicurezza non è, dopotutto, ciò che vuole?
Non era una lezione che avrebbe già dovuto imparare dalla fine del suo matrimonio con Dan?
Per quanto gli autori si divertano a giocare con il quoziente intellettivo del personaggio, una parte nella quale peraltro Kevin Alejandro si giostra benissimo, soprattutto nel suo rifiuto di prendersela per le continue battute di Lucifer, Dan ci è sempre stato presentato come un buon padre per Trixie ed un uomo sostanzialmente per bene, perché quindi il fallimento del suo matrimonio con Chloe non è servito a far capire a quest'ultima di cosa avesse davvero bisogno?
Le ragioni di Chloe, a questo punto della storia, cominciano a sembrare così superficiali ed incomprensibili da farla apparire il personaggio fastidiosamente ingenuo, se non sciocco e sebbene sia giusto puntare il dito contro Lucifer in merito alla sua incapacità di aprirsi con la propria partner o capire sentimenti così estranei per lui, Chloe non si è dimostrata da meno, perché - a differenza di quanto fa Dan con Charlotte - anche lei continua a rifiutare di dire a Lucifer cosa davvero desidera e prova, finendo per ferire al contempo i sentimenti di Pierce... se quest'ultimo fosse stato umano e avesse provato davvero dei sentimenti.
Ovviamente.
Come dicevamo nell'incipit di questa recensione, Marcus si comporta con Chloe come un bambino possessivo nei confronti del suo nuovo giocattolo, ma i sentimenti che prova hanno poco a che fare con l'amore, come la sua rabbia cieca alla fine dell'episodio dimostra ed il fatto che non si dimostri emotivamente scalfito dal rifiuto di Chloe dice molto su che genere di creatura mortale egli sia diventato, il che non giustifica comunque la rapidità con la quale la detective cambia idea.
https://www.youtube.com/watch?v=cU-L2RJ828g