Lucifer 3×21 “Anything Pierce Can Do I Can Do Better”: la recensione

La nostra recensione del ventunesimo episodio della terza stagione di Lucifer intitolato Anything Pierce Can Do I Can Do Better

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Spoiler Alert
Definire Anything Pierce Can Do I Can Do Better uno degli episodi più frustranti di Lucifer sarebbe un eufemismo: nella nuova puntata della serie accadono infatti diverse cose, alcune delle quali contribuiscono a dare delle spiegazioni che erano necessarie, mentre altre confondono ulteriormente le acque, soprattutto per quanto concerne il personaggio di Chloe.

Ma cominciamo ad affrontare il problema dal punto di vista della dottoressa Linda e del suo tardivo intervento con Lucifer. Fare terapia è una questione delicata, i ben informati dicono che compito di un bravo psicologo, più che suggerire la soluzione ad un problema, sia quella di fare in modo che il proprio paziente vi giunga da solo, un approccio che - almeno così sembra trapelare dalle sue molte sessioni con il protagonista - Linda ha adottato con il suo particolare paziente. Parola chiave "particolare".
Forse il punto della situazione è che essendo Lucifer una creatura immortale con molta più esperienza di Linda su alcuni argomenti e molta meno in fatto di esseri umani, il suo approccio alla terapia con lui avrebbe dovuto essere diverso o quanto meno avrebbe dovuto cambiare quando si fosse accorta quanto inefficace fosse. Fin dall'esordio della serie (ed in questo Maze ha dimostrato di conoscere Lucifer più di chiunque altro) il protagonista non ha fatto che rendere noto fino a che punto fosse ossessionato dalle azioni di suo padre e quanto, ciò che abbia sempre ritenuto essere una campagna intrapresa contro di lui dal suo sfuggente genitore, abbia segnato il suo cammino tra gli uomini.
Perché quindi aspettare tanto a mostrare la verità a Lucifer, soprattutto quando ha ripetutamente dimostrato la sua incapacità di analizzare una situazione da un qualsiasi punto di vista che non sia il suo? Se Linda fosse intervenuta prima, le cose probabilmente sarebbero andate in maniera molto diversa, il che non giustifica comunque il comportamento di quest'ultimo.

Per quanto diversi appaiano, Lucifer e Pierce sono infatti molto simili, soprattutto in termini di egocentrismo.
Parliamo infatti per un momento dello scellerato patto tra Pierce e Maze, la cui natura viene chiarita solo in questa puntata: i due volevano fare in modo che Chloe si innamorasse di Pierce per liberarlo dal marchio di Caino rendendolo così vulnerabile, dopodiché Maze avrebbe provveduto ad ucciderlo, incastrando Lucifer per omicidio e distruggendo così la vita che si era costruito sulla Terra con lo scopo di farlo tornare all'Inferno, portandola indietro con lui.
Da questa rivelazione emerge un indizio particolarmente importante e cioè che - a differenza di quanto era sembrato nello scorso episodio - Caino/Pierce non ha perso il marchio per aver compiuto una buona azione nei confronti di Chloe, rifiutandosi di andare fino in fondo con il proprio piano, ma perché, proprio come era stato preventivato, Chloe si innamora davvero di lui e fa funzionare "la sua magia" su Pierce, proprio come fa con Lucifer.
Ma perché allora la stessa Chloe ne esce distrutta quando Lucifer le spezza ancora una volta il cuore dopo il suo invito, cercando di convincerla che Pierce non è la persona adatta a lei?
La delusione di Chloe quando quest'ultimo, lungi dal confessarle i propri sentimenti, le fa capire semplicemente di volerle evitare di commettere un errore con Pierce, è evidente, ma come dovremmo interpretare, quindi, la scomparsa del marchio di Caino o la decisione di Chloe di accettare la proposta di matrimonio di Pierce solo dopo aver capito di non avere speranze con Lucifer?
Nei due eventi c'è una sorta di contraddizione in termini a meno che, ovviamente, il messaggio degli autori non sia che Chloe è innamorata di entrambi allo stesso modo, il che però impoverirebbe il valore e la profondità dei suoi stessi sentimenti.
Se solo Lucifer avesse pronunciato le parole giuste durante quell'improvvisata cena, almeno così ci è sembrato trasparisse dalla reazione di Chloe, la detective non avrebbe avuto dubbi su chi scegliere, ma non essendo andate così le cose, Chloe sembra accontentarsi della seconda migliore alternativa e allora perché il marchio di Caino sarebbe sparito? Tutti questi dubbi continuano in aggiunta ad essere legati al mistero che è l'esistenza stessa di Chloe e che ancora non ci è mai stato chiarito.

In quanto a Pierce, seppure egli sembri provare dei sentimenti sinceri verso Chloe, il suo atteggiamento continua a rivelarsi quello del calcolatore egoista che è sempre stato poiché, ben lungi dal rivelare la verità a Chloe, la chiede in sposa perché ora il suo futuro è cambiato e decide egoisticamente di viverlo a modo suo, tradendo nel frattempo il patto stretto con Maze.
Da questo punto di vista, per quanto sbagliato sia il comportamento di Lucifer, almeno tra lui e Pierce traspare una fondamentale differenza e cioè che Lucifer è molto più cosciente di se stesso di quanto non lo sia il suo avversario al cuore di Chloe dal momento in cui, di fatto, è restio a confessare alla donna che ama i propri sentimenti perché non si ritiene degno di lei e perché, evidentemente e nonostante tutto, è ancora in continua lotta con se stesso e la sua vera natura.
Pierce, al contrario, vede un'occasione e la afferra al volo, sia che questa rappresenti la scelta giusta per Chloe, sia che non lo faccia.

Anche la spirale discendente di Maze continua inesorabile con il personaggio che ormai è diventato l'unico rappresentante di ciò che davvero dovrebbe essere un demone nell'immaginario collettivo: ingannatrice, violenta, manipolatrice e senza scrupoli.
Il modo in cui Maze inganna Chloe in questo episodio è particolarmente orribile, eppure quella che una volta si definiva una sua amica non esita minimamente ad usarla. Anche in questo caso, però, il messaggio potrebbe essere interpretato come contraddittorio: se il punto della questione è che Maze, in quanto demone, non può non andare contro la sua natura nonostante i suoi sforzi, allora cosa dovremmo pensare di Satana in persona?
Se Lucifer può cambiare, se è degno di essere redento, perché non dovrebbe farlo Maze e soprattutto, analizzando il motivo vero per cui Mazikeen sta agendo così, si è coscienti di come sia legato alla sua incapacità di sopportare il peso di sentimenti molto umani come la gelosia, la frustrazione ed il senso del tradimento. Se Maze non fosse stata, in prima istanza, in grado di provare alcunché verso Linda ed Amenadiel, non sarebbe mai cambiata, perché quello che le è successo non l'avrebbe toccata, il che prova che invece ha una coscienza, ma che ha semplicemente scelto di non usarla perché troppo doloroso.

Se c'è una cosa evidente è che la situazione in generale ed i rapporti tra i personaggi in particolare si stanno complicando sempre di più e se è vero che, a dare retta alle indiscrezioni, la prossima stagione (se la serie, come ci aspettiamo, verrà rinnovata) sarà davvero più dark come ci è stato promesso, potremmo doverci preparare ad un finale piuttosto duro.

https://www.youtube.com/watch?v=41Hu3y17D2w

La terza stagione di Lucifer va in onda negli Stati Uniti ogni lunedì su Fox.

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