Lucifer 3×19 “Orange is the New Maze”: la recensione

La nostra recensione del diciannovesimo episodio della terza stagione di Lucifer intitolato Orange is the New Maze

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Spoiler Alert
Orange is the New Maze è, come intuibile dal titolo, un episodio di Lucifer Maze-centrico in cui anche Tricia Helfer (Charlotte) ottiene una parte piuttosto importante per lo sviluppo del proprio personaggio. Dopo la rivelazione di Amenadiel che lei è stata in realtà sua madre, una rivelazione che Charlotte non riesce peraltro a spiegarsi razionalmente se non immaginando di aver dimenticato di aver sposato un uomo molto più anziano di lei con un figlio evidentemente già adulto, a creare ulteriore confusione arriverà anche Lucifer, il quale, con la sua solita mancanza di tatto, si libererà sbrigativamente di Charlotte spiattellandole tutta la verità ed invitandola a porre qualsiasi ulteriore domanda di chiarimento al fratello Amenadiel.

L'atteggiamento di Lucifer in questa puntata, sul quale torneremo più avanti, avrà ovviamente un impatto notevole su Charlotte che, terrorizzata di aver perso il senno, soprattutto dopo aver perso qualsiasi traccia di quasi un anno della sua vita che le ha sconvolto completamente l'esistenza, rischierà di darle il colpo di grazia, facendole credere davvero di essere impazzita fino a che i due fratelli, insieme, non riusciranno a porre rimedio alla situazione, dimostrandole inequivocabilmente che quella che le sembrava una storia assurda altro non è che la verità e che quindi lei non è una pazza. Il sollievo con cui Charlotte accoglie la notizia, per quanto incredibile possa essere scoprire di aver ospitato lo spirito di una dea, madre del figlio del diavolo, è uno dei momenti più struggenti della puntata e probabilmente anche di maggiore fragilità per il personaggio, nonché una sorta di liberazione che apre le porte ad interessanti aspettative future per la Helfer.

Le cose, per contro, non vanno altrettanto bene a Maze (Lesley-Ann Brandt) che, accusata ingiustamente di omicidio, arriverà a confessare la propria colpevolezza e farsi arrestare pur di riuscire a scagionarsi ed ottenere ciò che davvero vuole da Lucifer: l'opportunità di tornare all'Inferno.
Come in parte abbiamo accennato la scorsa settimana, questa travagliata storyline per il personaggio di Mazikeen è anche probabilmente la migliore che sia stata data al personaggio. Non solo infatti Maze sta faticando ad adattarsi alla vita tra gli uomini, ma è colei che, tra i personaggi soprannaturali che caratterizzano la serie, meno sopporta l'effetto che le emozioni umane hanno su di lei. Il demone è stato infatti letteralmente investito da una serie di sentimenti di fronte ai quali non ha armi per difendersi, proprio lei che delle armi è sempre stata considerata una maestra, tutto il dolore per il tradimento di Amenadiel e Linda o l'indifferenza di Lucifer, hanno così finito per canalizzarsi nell'unica sensazione che sia in grado di riconoscere e affrontare, la rabbia, una furia cieca che potrebbe ritorcersi, per la prima volta, proprio contro l'uomo che in realtà Maze è stata creata per difendere.

E' qui, di conseguenza che entra in gioco Lucifer e l'inqualificabile comportamento di cui abbiamo già fatto cenno.
Non è la prima volta che definiamo il protagonista della serie un ego maniaco e, solitamente, la sua tendenza a rapportare tutto quello che gli accade intorno, a se stesso è una delle note più divertenti dello show che in Orange is the New Maze, tuttavia, si trasforma in un comportamento esecrabile in cui Lucifer, la creatura che dovrebbe conoscere Maze più di tutti, non fa che dare per scontata la sua colpevolezza, dimostrando un'indifferenza per le azioni del demone davvero sconcertante.
Questo comportamento culmina poi in una scena finale che, inizialmente, sembrava avere tutte le carte in regola per appianare la tensione tra i due, ma che invece finirà per creare tra loro una spaccatura persino più grande quando Lucifer le dirà di non volerla perdere proprio ora che ha perduto anche Chloe.
Non ci sarebbe stato nulla di male in una simile ammissione se, per una volta, l'ignaro Lucifer avesse provato a mettersi nei panni di Maze, rendendosi conto che quello che davvero desiderava era solo un po' di sincera attenzione e non l'essere considerata, ancora una volta, solo come una seconda scelta dopo Chloe.
Il tradimento di Lucifer sarà per Maze così bruciante che, alla fine dell'episodio, il demone prenderà seriamente in considerazione l'dea di fare squadra con Caino/Pierce quando quest'ultimo, maestro della manipolazione, le proporrà di unire le forze per ottenere quello che entrambi vogliono: lui la morte e lei la possibilità di tornare all'unica casa che conosce.

Man mano che gli intenti di Pierce si fanno sempre più oscuri e la sua presa su Chloe aumenta, il personaggio si fa anche più interessante e, per la legge inversa, quello di Chloe appare invece sempre più ignaro e facile alla manipolazione, soprattutto in un episodio come questo in cui dietro alle quinte succede sostanzialmente di tutto nella sua più totale e completa ignoranza come se, ancora una volta, Chloe fosse solo una sorta di premio da contendersi senza che nessuno, né Lucifer né Pierce, si ponga mai il dubbio se possa essere giusto raccontarle la verità su quando sta davvero accadendo.

La terza stagione di Lucifer, con l'episodio The Angel of San Bernardino, tornerà in onda negli Stati Uniti lunedì 16 aprile su Fox.

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