Lucifer 3×18 “The Last Heartbreak”: la recensione

Non possiamo non dare la priorità, in questa recensione di Lucifer, al caso Maze, perché - sin dalla scoperta del tradimento subito da Lisa e Amenadiel - il demone è decisamente sul piede di guerra e la situazione (almeno a giudicare dal promo dell'episodio della prossima settimana), sembra che finirà per sfuggile di mano.
Come abbiamo accennato a proposito dell'episodio precedente, non è facile giudicare il comportamento di Mazikeen con parametri umani: a differenza di Lucifer, Maze non ha mai davvero scelto di lasciare l'Inferno e vivere tra gli uomini, il fatto che quindi, ad un certo punto della sua storia, sia riuscita a trovare una sorta di compromesso tra la sua vecchia vita e quella attuale, non significa che tutti i suoi problemi siano magicamente spariti.
Per lungo tempo, inoltre, il suo unico amico è stato Lucifer, una creatura soprannaturale proprio come lei, che non l'ha mai giudicata, ma pur rispettandola l'ha anche sempre in parte vista come una sorta di sua appendice, qualcuno che ha sempre avuto al proprio fianco, non tanto per scelta, quanto per "legge naturale".
Per queste ragioni Mazikeen è probabilmente uno dei personaggi più complessi dello show, perché, più dei suoi compagni, ha dovuto combattere i suoi istinti più nascosti per potersi adattare alla sua nuova vita e proprio quando le sembrava di aver trovato un minimo di equilibrio, ha finito per essere tradita da una delle prime persone a cui aveva concesso la più totale fiducia, raccontandogli tutto, ma proprio tutto, di sé.
Ciò nonostante è altrettanto ovvio come Maze sia passata comunque dalla parte del torto, commettendo più che altro l'errore di giudicare tutti gli uomini con gli stessi parametri che al momento sta usando per Linda e decidendo di dare sfogo a tutti i suoi più bassi istinti e trattando le persone che la circondano con una noncurante indifferenza, se non con una cattiveria, date principalmente dalla superiorità che sente di avere sugli uomini, senza che peraltro né Chloe né Lucifer, impegnati con le loro personali questioni, si avvedano di nulla.

Indirettamente collegata a questa storyline, abbiamo anche quella di Amenadiel e Charlotte, la quale - proprio grazie a quello che per un breve tempo è stato suo figlio - potrà conoscere finalmente la verità su quanto le è accaduto, recuperare i ricordi perduti e forse trovando un minimo di pace, sempre ammesso che riesca a riprendersi dalla notizia di aver ospitato l'anima di una dea immortale ed aver generato Lucifer e Amenadiel. Anche se secondo il parere professionale di Linda, Charlotte non è abbastanza forte per accettare la verità, un Amenadiel in cerca di uno scopo ed un legame con suo padre, decide comunque di ignorarla e dirle tutto, causando conseguenze di cui, non abbiamo dubbi, conosceremo presto le ripercussioni.

La trama principale dell'episodio, forse l'avrete intuito dalla scelta di affrontarla per ultima, è quella che ci ha dato invece più problemi.
Sebbene il comportamento di Lucifer sia decisamente meno irrequieto di quello della scorsa settimana ed in The Last Heartbreak egli sia più ferito, che geloso, dalla scelta di Chloe di dare a Pierce una possibilità, un sentimento che traspare in maniera piuttosto evidente durante l'intervista radiofonica a cui si sottopone per risolvere il caso della settimana, andando sotto copertura nel ruolo dell'amante tradito, ci sono davvero molte cose che nello svolgersi degli eventi ci hanno lasciato perplessi e la maggior parte di queste, come spesso accade con questa serie, riguardano il modo in cui gli autori stanno gestendo appunto la protagonista femminile.

Per quanto concerne Caino/Pierce, triangolo o meno, era piuttosto evidente che le sue mire non avessero a che fare con il cuore di Chloe, quanto piuttosto con il suo misterioso "potere" di aver attratto il signore degli inferi e sebbene Tom Welling venda decisamente bene questa versione affascinante ed arrendevole del suo personaggio, disposto - per Chloe - a far cadere tutti i muri che si è costruito nei secoli, la verità ci metterà relativamente poco a venire a galla, mostrandoci le sue vere mire.
Lucifer, per contro, colui che rinuncia a Chloe per la felicità di lei, consegnandola sostanzialmente nelle fauci del drago, sembra fin troppo ingenuo paragonato al personaggio che abbiamo imparato a conoscere. Per quanto egli sia infatti incredibilmente egocentrico, certamente non ha mai mostrato di essere uno sciocco ed il fatto che accetti questa improvvisa redenzione di Pierce, senza porsi nessuna domanda, pur conoscendo soprattutto la sua vera natura, è un altro dei molti motivi di titubanza nei confronti di questa ora, soprattutto perché Lucifer sembra aver dimenticato che l'unica cosa che non ha mai davvero provato con Chloe è lasciarsi davvero andare al sentimento che prova per lei, un tentativo che avrebbe forse dovuto azzardare prima di rinunciare così cavallerescamente a lei.

E proprio a proposito di cavalleria e di Chloe, come accennavamo, la cosa forse più esecrabile dell'intera puntata è come, in tutto questo, la protagonista femminile sembri quasi una bambola priva di volontà, che viene palleggiata da Lucifer a Pierce, senza aver mai davvero preso una decisione chiara per se stessa, né quella di non perseguire la sua relazione con Lucifer (vi ricordiamo che c'è stato un tempo in cui i due si sono anche baciati), né quella di rifiutare Pierce, soprattutto considerati il loro rapporto lavorativo ed il fatto che tra Dan, Lucifer e Marcus il suo punteggio sulla scala delle relazioni d'ufficio continua vertiginosamente a salire.
Che Chloe sia attratta da Lucifer o da Pierce, il vero problema è che continua ad essere coinvolta in situazioni che sembrano sempre prescindere dalla sua volontà il che, per un personaggio indipendente ed affrancato come vorrebbero farci credere lei sia, è una posizione davvero molto, ma molto scomoda in cui trovarsi.

https://www.youtube.com/watch?v=ahMBr0dde9E

La terza stagione di Lucifer va in onda negli Stati Uniti ogni lunedì su Fox.