Lucifer 3×16 “Infernal Guinea Pig”: la recensione

La nostra recensione del sedicesimo episodio della terza stagione di Lucifer intitolato Infernal Guinea Pig

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Spoiler Alert
In Infernal Guinea Pig, sedicesimo episodio di Lucifer, succedono molte cose che cambieranno le carte in tavola per alcuni dei protagonisti della serie, ma non tutte, a nostro avviso, sono trattate nella maniera migliore, soprattutto per quanto concerne il personaggio di Pierce e l'apparente ritorno di fiamma tra Lucifer e Chloe.

L'inesistente caso della settimana serve questa volta solo allo scopo di introdurre il personaggio di Bree (Lauren Lapkus), vittima di una bomba sulla quale Chloe verrà chiamata ad investigare, la quale, molto convenientemente, finirà per ospitare l'anima di Abele, riportato in vita da Lucifer dall'Inferno al fine di uccidere Caino/Pierce e mettere finalmente fine al suo tomento ed alla sua millenaria punizione.
Il piano di Lucifer di ingannare in qualche modo il destino e di conseguenza suo padre, finirà tuttavia, e come era prevedibile, per ritorcerglisi contro e porterà infine ad una separazione tra lui e Marcus, quando Lucifer si renderà conto di non poterlo più aiutare senza rischiare di mettere a repentaglio la vota di Chloe.

Al di là di questa semplicistica conclusione, un aspetto che non viene sufficientemente analizzato dagli autori - a nostro avviso - è proprio la relazione tra Caino ed Abele. La scoperta di Caino che il fratello, in tutti questo tempo, è stato all'inferno, non aiuta a spiegare cosa possa essere davvero successo tra loro, soprattutto dopo che Pierce rivela a Lucifer di aver sempre cercato di dire a tutti che il vero cattivo non era lui e che ha ucciso il fratello solo per non essere ucciso per primo.
Se davvero Caino fosse stato in qualche modo la vera vittima del fratello, la rivelazione che Abele ha subito per millenni una punizione non meno penosa della sua, avrebbe dovuto avere su di lui un qualche genere di effetto che invece non vediamo. Caino mostrerà invece una certa penosa mancanza di empatia rivelandosi più preoccupato ad usare la reincarnazione del fratello a suo esclusivo vantaggio che a tentare in qualche modo di cambiare il passato per i meglio di entrambi.

E' difficile inoltre capire se Lucifer abbia in qualche modo percepito questa fredda reazione da parte del suo alleato nella sua missione di vendetta contro il padre o se, proprio come Caino, anche lui sia stato talmente accecato dal suo desiderio di vendetta, da non rendersi conto della verità. Ma Lucifer ci è stato anche presentato come un personaggio che non punisce per il puro piacere di farlo e che tanto meno spinge gli uomini a peccare, il fatto quindi che non noti la mancanza di pentimento di Caino, ci appare come un'occasione sprecata.
Il fatto poi che la puntata si chiuda con la morte di Bree/Abele, ci lascia con un grande interrogativo circa il futuro di Caino: ora che Lucifer non è più disposto ad aiutarlo e che la sua unica speranza di porre fine alla maledizione sembra sfumata, che ruolo potrebbe mai avere il personaggio all'interno della serie?

Un altro aspetto di Infernal Guinea Pig che soffre della stessa simile mancanza di approfondimento è proprio il rapporto tra Chloe e Lucifer.
Non è un segreto che gli autori abbiano tirato il freno sulla loro storia d'amore, usando come scusa la scoperta di Lucifer che Chloe sia stata messa sul suo cammino dal suo odiatissimo padre (una storyline che peraltro la writer room sembra aver completamente dimenticato), ciò nonostante in questo episodio, il protagonista viene colto da un'improvvisa epifania grazie alla quale decide di non voler rischiare l'incolumità della propria partner a causa dei suoi sgangherati piani dopo mesi di quasi totale indifferenza nei suoi confronti. Sebbene i sentimenti di Lucifer per Chloe non siano probabilmente mai stati del tutto sepolti ed un ritorno di fiamma tra i due fosse preventivato, il fatto che questo improvviso senso di protezione arrivi con un tale impetuoso tempismo e con una certa mancanza di organicità, risulta troppo brusco anche per un personaggio poco incline all'equilibrio come il protagonista di questa serie.

Ultimo, ma non ultimo, l'episodio ci rivela anche il motivo per cui Charlotte, in prima battuta, fosse finita all'Inferno e l'incredibile risposta è: per essere un avvocato difensore!
Per quanto toccante e spaventoso sia il momento in cui il personaggio confida alla dottoressa Linda i suoi peggiori incubi e ricordi, l'idea che sia finita all'Inferno per aver semplicemente fatto il suo lavoro risulta insieme eccessiva e divertente, soprattutto se si considera che l'intero sistema giudiziario statunitense è basato proprio sulla presunzione di innocenza. Charlotte, peraltro, non era mai stata accusata di aver favorito in qualche modo le attività criminali dei suoi clienti, o quanto meno non è questo che viene insinuato, quanto piuttosto di essere di fatto troppo brava nel suo lavoro, una colpa che, nonostante tutto, difficilmente ci fa credere che meritasse per questo un posto all'inferno.

https://www.youtube.com/watch?v=UbZtEYuvGVw

La terza stagione di Lucifer va in onda negli Stati Uniti, ogni lunedì, su Fox.

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