Lucifer 3x05 "Welcome Back, Charlotte Richards": la recensione

La nostra recensione del quinto episodio della terza stagione di Lucifer intitolato Welcome Back, Charlotte Richards

Condividi
Spoiler Alert
Era inevitabile che il ritorno di Charlotte (Tricia Helfer) in Welcome Back, Charlotte Richards, avrebbe agitato le acque nel già complesso mondo di Lucifer Morningstar, ma quello che non ci aspettavamo dall'episodio era che sarebbero stati affrontati temi la cui importanza non ci eravamo nemmeno sfiorato fino a che non li abbiamo visti esposti, nero su bianco, in questa puntata.

Che fine ha fatto Charlotte Richards sarebbe infatti potuto tranquillamente essere un altro titolo perfetto per questo episodio, perché dal momento in cui la madre di Lucifer e di Amenadiel è stata rispedita nel suo mondo, alla fine della seconda stagione, in pochi si sono preoccupati di sapere come la vera Charlotte si sentisse o, tanto meno, che fine avesse fatto la sua anima nel tempo in cui il suo corpo era stato posseduto da una divinità. In un certo senso, l'indifferenza mostrata dai due fratelli per le conseguenze subite dalla vera Charlotte per la fuga della loro madre dall'Inferno, danno una precisa misura di quanto questi personaggi, per quanto spesso divertenti e scanzonati, non mostrino di essere nella realtà particolarmente interessati al destino degli esseri umani che incrociano il loro cammino, a meno che non facciano parte della loro ristretta cerchia di amici, il che è un aspetto interessante del carattere e della natura di questi esseri immortali che non viene affrontato nella serie molto spesso, perché - naturalmente - è più facile umanizzarli e ridere con loro che immaginarli come creature completamente distanti da noi.

La verità della situazione di Charlotte, tuttavia, ci mostra come incrociare la strada con Lucifer non sia assolutamente sempre rose e fiori: la Charlotte Richards che si risveglia, per così dire, dal suo sonno, è una donna che non solo non ricorda nulla di quanto le è successo nei mesi precedenti, ma che si ritrova ad aver vissuto una vita che le ha completamente cambiato l'esistenza:

"E' come se qualcuno avesse vissuto la mia vita, rovinando il mio lavoro, le mie relazioni e la mia famiglia. Non ho idea del perché mio marito abbia ottenuto la custodia dei nostri figli e perché mi sia stato negato il diritto di visita, ma sin da quando mi sono svegliata su quella spiaggia non ho fatto che fingere di ricordare tutto, perché l'alternativa sarebbe stata lasciar credere a tutti che fossi impazzita e forse lo sono".

Le parole di Charlotte sono un vero pugno nello stomaco, perché non solo ci fanno comprendere l'estensione dei danni subiti dal personaggio, ma ci fanno in un certo senso sentire anche un po' in colpa, proprio come accade a Lucifer, per non esserci nemmeno posto il problema di quanto dura fosse stata per lei la vita dopo gli eventi della seconda stagione. Un'altra rilevazione piuttosto interessante che viene fatta nell'episodio è che nel tempo in cui la madre di Lucifer ha occupato il suo corpo, l'anima di Charlotte è stata in realtà mandata all'Inferno, un periodo di cui la "vera" Charlotte non ricorda sostanzialmente nulla, ma del quale le è rimasta tuttavia una sensazione che non riesce a spiegare e dalla quale si è infine risvegliata per scoprire che la vita che aveva conosciuto fino a quel momento era stata completamente distrutta da una versione di se stessa di cui non ricorda nulla. Messe così le cose, c'è da domandarsi come abbia fatto Charlotte a non impazzire. E forse impazzita lo è davvero se dobbiamo credere alle parole della percettiva Ella (Aimee Garcia) quando le dice che, a differenza di prima, vede solo oscurità in lei.

Per questo i temi su cui è incentrato l'episodio sono particolarmente calzanti: scappatoie e responsabilità sono argomenti interessanti da trattare quando personaggi come Lucifer non si preoccupano delle conseguenze che le loro azioni causano a meno che non ci sbattano il naso contro, esattamente come accaduto in questo caso. Lucifer è indubbiamente uno dei personaggi più egocentrici e narcisisti della storia delle televisione e solitamente questo aspetto del suo carattere è usato per farci fare sonore risate, ma è intrigante che gli autori a volte decidano di divergere dai soliti toni scanzonati dello show per metterci di fronte a realtà più tangibili come quelle che abbiamo potuto vedere in questo episodio e che sicuramente contribuiscono a ricordarci che, per quanto siano perfettamente integrati tra gli uomini, Lucifer e la sua combriccola non sono affatto come noi.

La terza stagione di Lucifer va in onda negli Stati Uniti ogni lunedì su Fox.

Continua a leggere su BadTaste