Lucifer 2x18 "The Good, the Bad, and the Crispy": la recensione

La nostra recensione del diciottesimo episodio e finale della seconda stagione di Lucifer intitolato The Good, the Bad, and the Crispy

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Spoiler Alert
Sicuramente non si può dire che la programmazione di questa seconda stagione di Lucifer non sia stata quanto meno accidentata: a ottobre del 2016 è stato annunciato che la stagione aveva ottenuto il famigerato back nine order, e che sarebbero quindi stati trasmessi 22 episodi invece dei 13 originariamente programmati. A dicembre, poi, gli autori dissero che le ultime quattro puntate sarebbero state autonome e separate dalla trama orizzontale della stagione per poi tornare sui propri passi, a marzo del 2017, e dichiarare che i quattro episodi in questione, che avevano già un titolo Mr. & Mrs. Mazikeen Smith, City of Angels?, Off the Record, Vegas with Some Radish, sarebbero andati in onda nella terza stagione, che dovrebbe debuttare a settembre di quest'anno. Insomma, con tutti questi cambiamenti in corso d'opera, non ci sarebbe stato da stupirsi se la stagione avesse presentato molti più difetti narrativi di quelli che non abbia invece avuto; al contrario la seconda stagione di Lucifer, è stata decisamente migliore della precedente, con pochi, pochissimi episodi filler ed una trama intrigante.

La cosa che colpisce maggiormente, ora che la stagione si è conclusa, è la consistenza con la quale gli autori siano rimasti coerenti, fin dagli esordi, con il tema di quest'anno dell'andare avanti e non indietro, come ribadiscono un po' tutti i personaggi in questo finale. Per chi non lo ricordasse, all'inizio di quest'anno, Dan e Chloe, per esempio, avevano provato a ricucire il loro rapporto, ma poi - Dan per primo - aveva ammesso come fosse preferibile guardare avanti, una risposta che, proprio ora che la stagione giunge al suo termine, guadagna ancora più significato e fa capire come i piani degli autori fossero ben delineati sin dall'inizio. Nel complesso, scrivere bene una stagione, non significa solo portare avanti con coerenza una trama fin dal suo debutto, ma anche concluderla lasciando i fan con la netta impressione che ciò che verrà dopo sarà parimenti interessante e che i piani per l'anno successivo saranno altrettanto attenti e stimolanti, esattamente ciò che accade con questo finale di stagione.

L'unico personaggio il cui cammino evolutivo differisce da quello degli altri è proprio quello di Chloe. La detective è sostanzialmente la sola persona ad essere all'oscuro della vera natura di tutti coloro che la circondano, nonché della sua stessa origine, di conseguenza Chloe è l'unica a cui è preclusa la possibilità di andare avanti, perché fino a quando non apprenderà la verità, non potrà fare una scelta consapevole per ciò che concerne il suo futuro, ragione per cui aspettiamo con una certa ansia il momento della verità. Un altro personaggio per cui potrebbe valere un simile discorso, anche se in maniera meno evidente che per Chloe, è Amenadiel. Con i suoi poteri il fratello di Lucifer aveva perso anche il suo scopo, la sua ragione d'essere e solo quando si renderà conto che onorare il proprio destino di figlio obbediente (o prediletto) è ciò che davvero vuole e che lo rende la persona (o l'angelo) che è destinato ad essere, riuscirà ad andare avanti e recuperare in parte i poteri perduti. In uno strano gioco del destino, sostanzialmente, Amenadiel riuscirà a fare un passo avanti solo quando sarà in grado di tornare indietro e riappropriarsi di ciò che era suo. Ovviamente, essendo i figli che sono, Amenadiel interpreterà quanto accade come un dono da parte di suo padre, mentre Lucifer continuerà a vederci un distorto modo da parte di Dio di manipolare i propri figli, rifiutandosi di credere o anche solo di prendere in considerazione l'dea che i progetti del proprio capriccioso genitore possano essere stati concepiti a fin di bene, esattamente come quando ha deciso di creare Chloe.

In quanto a Charlotte, che non sappiamo se rivedremo in futuro, le cose per lei in questo episodio hanno preso una piega tutt'altro che divertente: la sua indifferenza nei confronti del genere umano che, fin dal suo debutto sulla scena, era stata una caratteristica piuttosto buffa del personaggio, in The Good, the Bad, and the Crispy diventa una cosa drammatica. Charlotte non solo arriverà infatti a commettere un omicidio (anche se non intenzionale), ma si spingerà perfino a torturare la dottoressa Linda per ottenere le informazioni che vuole e scoprire i piani di Lucifer ed a minacciare la vita di Chloe e quella di centinaia di famiglie festanti ed ignare sul molo di Santa Monica se non otterrà ciò che vuole: la possibilità di tornare in Paradiso e costruirsi una nuova esistenza con i propri figli. La dualità del personaggio nella sua ultima scena assieme a Lucifer è un esempio di ottima recitazione da parte di Tricia Helfer, capace di mostrarsi completamente indifferente alla vita di molti, ma disperata di fronte alla possibilità di non rivedere più i suoi adorati figli.

Infine, la realizzazione da parte di Lucifer che provocare una guerra tra i propri genitori avrebbe conseguenze devastanti, lo aiuterà altresì a scegliere un percorso diverso da quello per cui è stato sostanzialmente creato. Nel decidere di rinunciare al suo piano e non punire la madre ed il padre per quelli che egli crede essere i loro peccati, ed evitando così una possibile carneficina, esattamente come quando impedisce a Charlotte di fare del male agli essere umani che la circondano su quel molo, il protagonista comprende la necessità di rivelare la verità su se stesso a Chloe. Un proposito che non potrà però portare a termine, perché qualcuno lo colpirà sulla testa e lui si risveglierà, bruciato dal sole del deserto, in mezzo al nulla e con le stesse ali che aveva bruciato tanto tempo prima che campeggiano sul centro della propria schiena. Gli ultimi momenti di questo finale di stagione sono difficili da spiegare perché non abbiamo assolutamente idea di cosa sia accaduto a Lucifer, dove sia, quanto tempo sia trascorso da quando ha lasciato quel messaggio a Chloe e soprattutto perché abbia di nuovo le sue ali. Considerato poi che quei famigerati quattro episodi di cui abbiamo parlato all'inizio sono degli stand-alone, dubitiamo anche che quelli avrebbero potuto darci una risposta in merito, perché la stagione si sarebbe comunque conclusa come abbiamo visto con l'episodio andato in onda ieri sera. Forse, tutta questa situazione intende aprire semplicemente le porte ad una terza stagione in cui gli autori porranno maggiore enfasi sull'aspetto soprannaturale di questi personaggi, anche se questo richiederebbe sicuramente un maggiore sforzo economico che gli inevitabili effetti speciali richiederebbero, oltre a porre il rischio che - se non ben realizzati - potrebbero rendere piuttosto ridicolo un contesto che, pur se non realistico, è stato comunque fino ad ora credibile.

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