Lucifer 2x12 "Love Handles": la recensione
La nostra recensione del dodicesimo episodio della seconda stagione di Lucifer, intitolato Love Handles
Love Handles è forse uno degli episodi della serie in cui "il caso della settimana" si integra meglio nella dinamica dei personaggi, accompagnandoli nel cammino di scoperta che stanno percorrendo. Nonostante gli apparenti dubbi, il bacio della settimana scorsa con Chloe si è dimostrato più che autentico, anche se ha finito per avere delle conseguenze più devastanti sulla detective, che sull'affascinante signore della notte. Fino al momento in cui la donna decide infatti di lasciarsi andare e dimostrare i sentimenti che prova verso il suo partner, non avevamo grandi indizi su come Chloe potesse essere in una relazione, anche se quello che avevamo visto della coppia Chloe/Dan non ci aveva decisamente preparato a quello che abbiamo visto nell'episodio. Nel rapporto con Dan, Chloe era sempre sembrata l'adulta tra i due, anche nella sua volontà di voler tentare di salvare un rapporto ormai alla deriva per il bene della figlia; con Lucifer le cose tuttavia cambiano radicalmente e la detective comincia a comportarsi in maniera del tutto inaspettata e non spontanea, tra pacche sul sedere, occhiolini e inviti a pomiciare all'interno di una libreria, la donna sembra un pesce fuor d'acqua e sebbene Lauren German renda molto bene il senso di imbarazzo di una persona non avvezza - evidentemente - a gestire i propri sentimenti, c'è ancora qualcosa della sua recitazione che non convince del tutto. Lo scopo finale ovviamente era quello che Chloe agisse al di sopra delle righe ed in maniera totalmente impacciata, tuttavia la sensazione evidente che stia recitando e che il suo comportamento sia eccessivamente forzato prende il sopravvento, soprattutto se paragonata alla scioltezza e alla bravura con cui i suoi compagni di set sono in grado di fare commedia. Al livello attoriale la German resta, a nostro avviso, l'anello debole della catena, ma non per questo l'episodio non è godibile.
Come ci era stato promesso il dottor Carlisle, interpretato da Tim DeKay, si è rivelato un efficace cattivo, anche se fatichiamo a ritrovarci nella descrizione che del personaggio è stata data dagli autori, quella cioè di un uomo che "per la ragione giusta fa qualcosa di davvero terribile". Il dottor Carlisle è uomo la cui vita è stata rovinata dopo che un video virale ha mostrato la sua reazione ad un incidente d'auto in cui è rimasto coinvolto, invece di fermarsi per cercare di prestare soccorso all'autista dell'uber nel quale viaggiava e che si era ribaltato sulla strada, nel giro di pochi secondi decide di salvarsi la vita e scappare poco prima che la macchina salti in aria salvando se stesso. Una scelta fatta nel giro di pochi secondi che gli costerà famiglia e lavoro a causa della pubblica umiliazione a cui viene sottoposto, accusato di essere un codardo. Per questa ragione il dottore sceglie di fare una serie di esperimenti, mettendo alcune persone molto simili a lui di fronte ad una scelta impossibile da fare, salvare se stesse o uno sconosciuto. Difficile conciliare la sua follia con il fatto che sicuramente per lui non sia stato giusto essere licenziato o perdere la famiglia per aver risposto ad un istinto primordiale. Se oggi c'è qualcosa da cui dobbiamo imparare a guardarci è proprio quando facile sia diventato rendere miserabile la vita di qualcuno con commenti affidati alla rete con estrema noncuranza, come se il "lontano da sé" non ci tocchi e ci dia il diritto di poter dire e fare qualsiasi cosa. Nonostante quindi la sua frustrazione sia comprensibile, da qui a dire che la decisione del dottore di uccidere sia una scelta sbagliata per le giuste ragioni ci passa un treno.
Da parte sua, come sta vivendo Lucifer questa relazione in boccio? Come abbiamo visto nella scorsa puntata, ha scoperto a sue spese quanto umiliante (e doloroso) possa essere scoprire che le persone con cui si è condiviso un rapporto intimo pensino che, al di là del sesso, lui sia dimenticabile, è comprensibile quindi che approcci il suo rapporto con Chloe in maniera completamente diversa. Considerato che per lei prova sentimenti mai sentiti prima per nessuna donna (o uomo - si tratta pur sempre di Lucifer dopotutto!) è con una certa tenerezza che assistiamo al suo tentativo di dimostrare che quello che è successo tra loro non deve essere vero, come se lui non fosse degno di essere amato per ciò che è. C'è una certa tenerezza nel modo in cui Lucifer affronta la cosa, per lui Chloe è sempre stato un traguardo irraggiungibile, l'idea che lei possa quindi ricambiare i suoi sentimenti è così assurda che, nella sua testa, deve significare dietro a quanto gli sta accadendo ci sia una verità nascosta che ancora gli sfugge. Quando però si rende conto che la donna prova dei sentimenti sinceri nei suoi confronti, la sua felicità è contagiosa, soprattutto perché lo vediamo alle prese con un lato di sé che nemmeno lui sapeva di avere. Il che ci porta direttamente a mamma Charlotte e Mazikeen, il cui personaggio - per inciso - continua regalare vere e proprie perle allo show, come la scena in cui Chloe si risveglia da un sogno a luci rosse con protagonista Lucifer, per trovarsela seduta vicino al letto a godersi lo spettacolo con tanto di popcorn.
In un certo senso però, la potenziale tragedia che colpisce alla fine dell'episodio, finirà per salvare potenzialmente il rapporto tra i Lucifer e Chloe. Quando infatti lui si precipita a casa della detective per sfogare la sua ira e chiederle se lei sia a conoscenza della sua vera origine, troverà Chloe in pessime condizioni, chiaramente vittima del veleno del dottor Carlisle, il che gli imporrà di mettere se stesso ed i suoi sentimenti in stand by per salvarle la vita.
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