Lucifer 2x08 "Trip to Stabby Town": la recensione

La nostra recensione dell'ottavo episodio di Lucifer, intitolato Trip to Stabby Town

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Spoiler Alert
La lama di Azrael, il coltello con il quale Uriel voleva uccidere Lucifer per finirne inevitabilmente vittima del suo stesso piano scompare dalla fossa nel bosco nella quale Lucifer l'aveva seppellita assieme al corpo del fratello e la questione è grave, perché? Perché come arma demoniaca, come spiegherà Amenadiel, la lama domanda di essere usata e se finisce nelle mani di un umano, non abbastanza forte per combattere il suo potere, rischia di lasciarsi alle spalle una scia di morti senza precedenti. Di conseguenza, Lucifer, sentendosi responsabile per le vittime che questa mistica arma può causare - sempre nella misura in cui Lucifer possa sentirsi responsabile per qualcosa - chiede l'aiuto di Amenadiel e Maze per tornare in possesso del coltello e capire chi lo abbia prelevato da quello che pensava essere un nascondiglio sicuro.

Per fare ciò, Lucifer chiederà l'aiuto di Ella, la quale - grazie ad un'impronta lasciata di fianco alla fossa - riuscirà a risalire al vero colpevole. Ma prima di soffermarci su chi sia il responsabile e perché abbia compiuto un gesto tanto sconsiderato, è bene parlare della richiesta di aiuto di Lucifer fatta ad Ella e soprattutto della reazione di Chloe nel vedere il suo partner così vicino ad un'altra persona che non sia lei. Che nell'aria si respiri della gelosia in questo episodio è piuttosto evidente, come era probabile che gli autori avrebbero preso prima o poi questa strada. Il rapporto tra Lucifer e Chloe (che si trasformi o meno in una relazione in un vicino o lontano futuro) non poteva certo rimanere quello dei due semplici platonici colleghi di lavoro e l'idea che si esplori la possibilità di una relazione tra i due è davvero interessante. Cosa succederebbe a Lucifer se si innamorasse, è una domanda sulla quale varrebbe la pena soffermarsi, come lo è quella se egli sia capace di amare. Sicuramente la complice vicinanza tra Ella e Lucifer disturba non poco la detective, anche se, al momento, la sensazione è che Chloe non sia tanto gelosa di Lucifer perché provi  dei sentimenti nei cuoi confronti, quanto piuttosto dell'esclusività di cui ha sempre goduto il loro rapporto. Lucifer, come si pregia spesso di dire, non è uomo (demone) che menta e di conseguenza non ha mai tenuto nascosta la propria fascinazione per Chloe, il fatto che la donna si renda conto di apprezzare questo suo interesse, proprio quando lui non le presta l'attenzione che è solito darle, è una piacevole digressione dalle loro abituali interazioni. Nonostante, come avessimo detto al suo esordio, non si sentisse particolarmente bisogno di ampliare l'aspetto scientifico dei casi nella serie, Ella è un personaggio che ha saputo farsi amare ed il suo rapporto con Lucifer è molto fresco e divertente, come lo è il fatto che lei lo trascini in chiesa per ricambiare il favore che Lucifer le ha chiesto. Sicuramente la ragazza è molto perspicace nell'aver colto in Lucifer il bisogno di qualcosa ed effettivamente lui è alla ricerca di un'identità, nella sua forma umana, che ancora non ha trovato. E sebbene una chiesa sia probabilmente l'ultimo posto dove sarebbe spontaneamente andato a cercare se stesso, considerati che molti dei suoi problemi sono proprio legati a suo padre, non è del tutto astruso che Ella sia riuscita a trascinarlo proprio in quel luogo.

Tornando all'arma scomparsa e alla responsabile del misfatto, grazie appunto all'intervento di Ella, Lucifer scoprirà che dietro a tutto c'è lo zampino della madre. Nonostante sembri infatti che Charlotte abbia cominciato ad abituarsi alla sua nuova vita da mortale, l'azione che compie è solo un altro dei tanti campanelli d'allarme che dovrebbe mettere in guardia Lucifer. Charlotte tratta infatti gli umani e le loro debolezze con la stessa noncuranza con cui un persona può trattare un fastidioso insetto e ammette, senza battere ciglio, di aver sperato che la lama di Azrael creasse una carneficina tale da attrarre l'attenzione di Dio, perché la donna non vuole altro che poter tornare a casa, in Paradiso, con tutti i suoi figli... o almeno così asserisce. Charlotte - come d'altronde Amenadiel - è stanca di stare sulla Terra e non pensa che quello sia il posto che spetta loro, ma Lucifer la pensa diversamente.

Lucifer: Non riuscite proprio a capire, vero? Non lo avete mai fatto. L'Infermo non è casa ed il Paradiso era, beh... un inferno! L'unico luogo in cui mi sia mai sentito desiderato o rispettato è...
Charlotte: Qui, con l'umanità?
Lucifer: Sì, questa è casa mia!

La reazione furiosa di Lucifer, certamente innescata ed amplificata dal fatto che in quel momento stringa tra le mani la lama di Azrael, è sufficiente a far comprendere a Charlotte che quello non è il momento di esporre i propri piani al figlio ma, come si comprende dal promo per il prossimo episodio, non significa che la donna lasci la presa e non cerchi di portare davvero a termine il suo piano, qualunque esso sia.

In un nota più leggera, Lucifer torna in terapia dalla dottoressa Linda, che - sebbene sembri aver accettato la vera identità di Lucifer - non riesce ancora a non porsi e porre a lui tutta una serie di esilaranti e più che legittime domande, finché Lucifer, in quanto paziente, non riuscirà a ottenere nuovamente la sua attenzione e la dottoressa si deciderà, con un'adorabile citazione dai Peanuts che sancisce il ritorno alla normalità (per quanto sia normale psicanalizzare Lucifero), a tornare nel suo ruolo originario: "Il dottore è qui".

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La seconda stagione di Lucifer va in onda ogni lunedì negli Stati Uniti su Fox, mentre in Italia, la prima stagione è attualmente in onda su Premium Action il giovedì in prima serata.

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