Lucifer 1x01, "Pilot": la recensione

Ecco la nostra recensione della season premiére di Lucifer, nuova serie FOX tratta dai fumetti Vertigo

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Spoiler Alert
Non c'è da stupirsi che Lucifer abbia scelto di iniziare la sua corsa con un brano di David Bowie come colonna sonora, Fame per la precisione. La versione a fumetti del signore degli inferi, comparsa originariamente sulle pagine del Sandman di Neil Gaiman e poi diventata protagonista di uno spin off in solitario della durata di 75 numeri, era infatti ispirata nelle fattezze fisiche proprio al celebre cantante londinese, scomparso appena due settimane fa all'età di 69 anni. Nel volto e nel corpo da modello di Tom Ellis non c'è però niente che ricordi il Duca Bianco del rock, e anche del materiale originale di cui il nuovo show targato Fox "dovrebbe" essere un adattamento è stato mantenuto poco o nulla. Tutto questo basta per bollare Lucifer come un prodotto inutile e scadente? Assolutamente no, anche se quella che ci siamo trovati di fronte è stata una puntata pilota piuttosto semplice e banale, priva di guizzi o voli pindarici che le permettessero di distinguersi dagli altri telefilm dello stesso genere (per ora un procedurale cop-drama, molto in tono con I, Zombie).

Pilot ci presenta l'eccentrico Lucifer Morningstar (Tom Ellis), Signore degli Inferi in vacanza sulla Terra e attuale proprietario del night club "Lux", che per una strana coincidenza si trova immischiato nell'omicidio a sangue freddo della cantante Delilah (AnnaLynne McCord), con cui in passato sembra aver avuto una qualche relazione. La sua sete di vendetta verso l'ignoto assassino della sua amica lo porta a incrociare la strada della detective Chloe Decker (Lauren German), incaricata di risolvere il caso il più velocemente possibile, con la quale instaura da subito un rapporto che è un misto di curiosità, amore/odio e tensione sessuale. La coppia, grazie alla tenacia della poliziotta e alle abilità del demone tentatore (immortale e capace di far uscire la verità anche dalla bocca più reticente), riesce infine a rintracciare il mandate di questo assassinio a tema musicale, lasciando intuire che la porta per una nuova, futura collaborazioni tra i due è aperta.

Lucifer non è riuscito ad aggiungere niente di nuovo a quanto già visto in passato, sia per quanto riguarda la caratterizzazione del diavolo che per il tipo di show proposto

Se la trama di fondo di questa season premiére non è stata delle più originali, vanno però lodate le interpretazioni dei protagonisti, in primis quella di Ellis, capace di caricare il suo personaggio con uno charme e una certa dose di inibizione perfetta per il ruolo. Molto interessanti a livello di sviluppo narrativo le figure dell'angelo Amenadiel (D. B. Woodside), incaricato di convincere Lucifer a tornare all'Inferno, e del demone Maze (Lesley-Ann Brandt), miglior amico del padrone del "Lux", impegnato a cercare di riportarlo sulla "retta" via del male. Anche sul piano tecnico, questo pilota ha mostrato la buona qualità a cui le produzioni Fox ci hanno da sempre abituato: discreti effetti speciali, una fotografia elegante e adeguatamente curata, e una messa in scena di tutto rispetto. Nonostante questi dati positivi, Lucifer non è però riuscito ad aggiungere niente di nuovo a quanto già visto in passato, sia per quanto riguarda la caratterizzazione del diavolo che per il tipo di show proposto. Certo, siamo solo al primo episodio e per cambiare le cose c'è ancora tempo, ma visto l'esito di altri prodotti tratti dai fumetti Vertigo (basta citare un nome: Constantine) e questa partenza zoppicante, le aspettative non sono certo incoraggianti.

Lucifer - pilot

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