Low vol. 2: Prima che l'alba ci bruci, la recensione

Abbiamo recensito per voi il secondo volume di Low, opera di Remender, Tocchini e McCaig

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Low vol. 2: Prima che l'alba ci bruci, anteprima 01È finalmente uscito il secondo volume di Low, la serie Image Comics scritta da Rick Remender per i disegni di Greg Tocchini e - a partire da questo appuntamento - i colori di Dave McCaig.

Per chi non lo sapesse, Low racconta le vicende della famiglia Caine - i genitori Johl e Stel e i figli Della, Tajo e Malik - ultimi rappresentanti di quella classe di timonieri che per generazioni ha servito la città di Salus. La superficie terrestre non è più vivibile a seguito degli stravolgimenti climatici dovuti all’avvicinamento del sole, con l’umanità che ha trovato la salvezza sotto il livello dell’acqua. Salus è una delle città più importanti di questa nuova fase, e Johl Caine il suo ultimo timoniere.

La vita dei Caine è cambiata radicalmente dopo che, durante un’esercitazione, Roln ha attaccato il sottomarino, ucciso Johl per impossessarsi della sua armatura e fatto prigioniere Della e Tajo. Rimasta con il giovane Malik, Stel Caine intraprende una ricerca disperata nel tentativo di ritrovare ciò che resta della sua famiglia. Purtroppo, il viaggio della donna non è privo di insidie; la morte del figlio e il breve ricongiungimento con Tajo sono solo gli ultimi tragici episodi da lei vissuti.

Con Prima che l’alba ci bruci, Remender focalizza maggiormente l’attenzione su Stel, sul destino di Della e sull’incrollabile fede nell’ottimismo della famiglia. L’intera vicenda, vestita con abiti fantascientifici affascinanti, trasuda positività e riesce a trasmettere al lettore un’importante messaggio. La componente autobiografica - esplicitata da Remender nell'introduzione del primo volume - emerge in tutta la sua vibrante potenza, a donare speranza anche quando tutt’intorno le cose sembrano prendere una brutta piega.

Low vol. 2: Prima che l'alba ci bruci, anteprima 02Aggiustato il tiro rispetto ai primi sei capitoli della serie, che avevano l’arduo compito di presentare la vasta mitologia nella quale si muovono i protagonisti, lo sceneggiatore imprime un maggior ritmo alla vicenda, cosa che rende la lettura più avvincente. Concentrando maggiormente l’attenzione su pochi personaggi, inoltre, aumenta la fruibilità dell’opera, sebbene la scelta non venga sempre sostenuta da dialoghi incisivi.

Parlavamo in apertura dell’ingresso ai colori di McCaig, il che è certamente un risvolto positivo: le tavole di Tocchini sono state chiamate a delineare scenari fantastici di grande potenza; senza dubbio un lavoro di caratura notevole, ma il doppio impegno - disegnatore e colorista - in alcuni casi deve aver inficiato la bontà delle sue tavole, con personaggi abbozzati e anatomie meno curate. Ora che Tocchini può concentrarsi solo sul disegno, la serie ne trae un evidente giovamento, riuscendo ad alzare ulteriormente il proprio livello qualitativo.

In chiusura, non possiamo non citare l’ottimo lavoro svolto dalla casa editrice perugina nel realizzare un volume di grande pregio in grado di rendere giustizia a pagine di fumetto davvero intense. Se ancora non avete provato questo fumetto, abbandonatevi completamente alla lettura e lasciatevi condurre attraverso la vastità dell’oceano, alla scoperta di realtà sempre nuove e visivamente sublimi. Dopo un primo ciclo di riscaldamento, Low è pronta a decollare e a diventare la vostra serie preferita.

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