What's Love?, la recensione

What’s Love Got To Do With It? è una commedia romantica praticamente perfetta, dove la commedia ha sempre i tempismi giusti e dove il romantico non è mai stucchevolmente sentimentale ma dolcemente umano… bellissimo e commovente.

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La recensione di What’s Love?, presentato alla Festa del Cinema di Roma

Prendete una commedia romantica di Richard Curtis. Poi unitela a Il mio grosso grasso matrimonio greco, aggiungeteci un po’ della passione di Bollywood nel fare film multigenere (con dentro dramma, commedia, musical) e otterrete What’s Love? di Shekhar Kapur. Un film non solo divertentissimo ma anche emozionante, intelligente, acuto, dotato di una leggerezza e di una semplicità di visione che solo le più grandi commedie riescono ad ottenere.

Siamo in una Londra colorata e allegra, dove Zoe (Lily James) vive su una casa-barca e lavora come documentarista di film impegnati. Zoe è cresciuta con la madre (Emma Thompson) in una villetta a schiera e dall’infanzia è amica del suo vicino di casa Kazim (Shazad Latif). Kazim è in tutto e per tutto inglese ma vive con la sua grande famiglia pakistana, da cui Zoe e la madre sono ormai state adottate. Quando un giorno Kazim annuncia a Zoe di volersi sposare con un matrimonio combinato, ecco che tra il civico 47 e il 49 le distanze sembrano allungarsi all’improvviso. Decisa a capire come mai l’amico abbia preso questa decisione, Zoe comincia a girare un documentario in cui lo segue in questo suo percorso e in cui, tra drammi e risate, verranno alla luce tutte le sfumature e gli interrogativi non solo sull’amore ma anche sul concetto di identità ed eredità culturale.

Non a caso il documentario di Zoe si chiamerà “Love Contractually” e, come in Curtis, Shekar Kapur propone una incredibile fotografia della società inglese filtrata dalle tinte rosa della commedia romantica. Tra gag incredibili, situazioni esilaranti e battute che sprizzano humor inglese da tutti i pori (Emma Thompson ha i momenti di commedia migliori), What’s Love? riesce però a montare la sua riflessione più seria tra delle parentesi che quasi passano inosservate ma che, accumulandosi via via, montano il film di idee e spunti finché (con una trovata di trama semplicissima ma molto efficace) non esplodono in un finale meraviglioso ed emozionante.

Lo stratagemma usato da Kapur, o meglio dalla sceneggiatrice Jemima Khandi, è quello di proporre una struttura che nei suoi punti principali urla commedia romantica, dove cioè le svolte e le dinamiche sono il massimo della classicità che ci si aspetta. Una volta agganciato lo spettatore ecco però che Kapur si sbizzarrisce con innesti originali dove, come per magia, la storia prende svolte inaspettate e in cui l’idea di amore nella società inglese contemporanea, multietnica e “woke” (in tema di autoaffermazione delle donne, diritto al lavoro) viene articolata in un discorso mai banale ma anzi pieno di spunti di riflessione. Senza dire cosa sia giusto o sbagliato, ma ponendoci di fronte alla bellissima complessità di cosa possa voler dire amare o stare in una relazione. 

What’s Love? è quindi una commedia romantica praticamente perfetta, dove la commedia ha sempre i tempismi giusti, è obliquamente riflessiva, leggera, e dove il romantico non è mai stucchevolmente sentimentale ma è dolcemente umano… bellissimo e commovente.

Siete d’accordo con la nostra recensione di What’s Love? Scrivetelo nei commenti!

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