Louie: la recensione della terza stagione

La recensione della terza stagione di Louie, la serie di Louis C.K. trasmessa da FX…

Condividi
FX
TV

Eclatante, cruda e imprevedibile. Louie è una serie cangiante, che al terzo anno consecutivo riesce ancora a cambiar pelle di settimana in settimana, di episodio in episodio, confermandosi la più stimolante narrazione televisiva. (Insieme a Mad Men, ovviamente, con cui quest'anno condivide un senso di profonda solitudine).

Ogni episodio continua a essere composto quasi sempre da spezzoni separati. Piccoli corti autonomi (il più bello è forse il viaggio all'Ikea con Dolores, ricomparsa dopo la prima apparizione nella seconda stagione), vignette surreali permeate di rara lucidità.

Ci sono poi le eccezioni, come il doppio episodio Daddy's Girlfriend, vetta dell'anno, con una straordinaria Parker Posey nei panni di Liz, una donna che mette Louie di fronte ai suoi timori. O Dad, in cui tutto ruota intorno alla figura del padre di Louie, a cui ci avviciniamo (pericolosamente), lasciandolo poi nell'ombra: ogni oggetto e persona diventa emanazione del suo stato d'animo, la sigla viene abbandonata (e succede spesso nella seconda parte di stagione), il montaggio torna in mano a Louis C.K. (nei primi episodi se ne è occupata Susan Morse, in passato montatrice di Woody Allen).

In generale la serie sembra abbracciare una continuità più solida e marcata rispetto al passato: oltre a Dolores, rivediamo alcuni colleghi di Louie, incontriamo finalmente la sua ex-moglie, suo zio. E' chiaro come la famiglia abbia un ruolo importante nella definizione del personaggio, eppure i segmenti incentrati unicamente sulle due figlie risultano sempre i più deboli e meno interessanti. La stagione poi torna spesso su alcuni tratti del passato del protagonista (ancora tutto da esplorare), espandendo lo spettro narrativo e dando una marcata impronta personale a ogni particolare: Louie, persona o personaggio che sia, ha il grande coraggio di mettersi completamente a nudo in ciò che racconta, mostrandoci tutte le sue idosincrasie e ridendone di gusto insieme a noi.

La stagione si chiude con una trilogia di episodi incentrata sul Tonight Show: l'aspetto business della serie, portato avanti con il giusto occhio da insider, è sempre stato molto interessante, spezzato tra la vera carriera di Louie e quella di finzione. Ma il bello della serie è che tutto può accadere e così dopo l'agente minorenne o le due figlie bionde avute da una donna bruna, incontriamo il personaggio più assurdo dell'anno, interpretato da uno straordinario David Lynch.

L'ultimo episodio, poi, ci porta in Cina e lascia letteralmente senza parole. Un'annata strepitosa, come sempre, eppure diversa dalle precedenti.

Louie - stagione 3

Tra le innumerevoli guest-star meritano una menzione Sarah Silverman nei panni di se stessa, Chloë Sevigny nei panni di una schizofrenica impiegata della libreria in cui lavorava Liz, la già citata Parker Posey, Gary Marshall, Jay Leno, Lynch, Chris Rock, Jerry Seinfeld, Paul Rudd, Susan Sarandon, Amy Poheler.

La quarta stagione di Louie andrà in onda su FX nel 2013; in Italia la serie è inedita.

Continua a leggere su BadTaste