Lost in Space (seconda stagione): la recensione
Alla stagione 2, Lost in Space rimane un'avventura genuina e sincera, non elaborata, ma molto piacevole da seguire
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La famiglia Robinson trova il proprio senso specifico solo nella risoluzione di problemi all'apparenza insormontabili. I protagonisti di Lost in Space, come suggerisce il titolo, non sono interamente definibili in una situazione di quiete, ma vengono davvero fuori come nucleo e come individui solo attraverso le sfide che devono superare. Come la prima stagione, anche la seconda struttura il proprio intreccio generale e quello episodico sulla base di questa esigenza. Lo fa in modo coerente e piacevole, anche se mai davvero stratificato o sorprendente. Ma la visione delle disavventure di questa tenace famiglia spaziale rimane gratificante.
Il resto della stagione riprende i collegamenti con la prima, e accenna qualche retroscena in più sui robot, non più rappresentati solo dall'amico di Will. Ma, in questo show in cui l'intreccio non è mai così forte o complesso, ogni momento o svolta esiste per mettere in scena la fermezza e la determinazione dei protagonisti. Spesso altri parlano dei cinque personaggi come se fossero un'entità unica ("I Robinson sono fatti così. Questo è tipico dei Robinson") e la scrittura conferma questa visione. Maureen, John, Will, Judy e Penny hanno ognuno le proprie caratteristiche e sono personaggi più o meno riusciti secondo le circostanze, ma tutti loro si riferiscono ad una visione unica e sono narrati come nucleo.
E sì, ci sono personaggi cattivi, altri – come Don – che sanno esprimersi solo tramite battute, e la serie non ha quel senso di meraviglia immaginifico che ci si aspetterebbe da uno show spaziale. Tanto che, nel momento in cui vediamo insieme a Maureen e John una meravigliosa creatura aliena, crediamo per un attimo di trovarci in un'altra serie. Eppure Lost in Space riesce ad essere genuina e semplice in modo sincero, baluardo stellare di un positivismo, di un ottimismo razionale che si basa sulla scienza, sull'empatia e sul coraggio.