Lost in Play, uno splendido gioco da bambini | Recensione

Lost in Play è stata una piacevolissima sorpresa, in grado di intrattenerci per tutte le due ore (circa) di durata

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Lost in Play è un gioco che ci ricorda anni più semplici. Anni dove la sola fantasia bastava per divertirsi, affrontando epiche imprese e fronteggiando avversari immaginari. Tutti noi, chi più e chi meno, ha immaginato di prendere parte a grandi avventure, fuggendo dalla monotonia del quotidiano. I ragazzi di Happy Juice Games devono essere rimasti molto legati a quelle sensazioni, visto che hanno deciso di dare vita alla folle missione di Toto e Gal, due ragazzi decisi a fare qualsiasi cosa pur di poter ritornare a casa dopo una giornata di svago.

Prima di entrare nel dettaglio, però, evidenziamo come Lost in Play sia un avventura grafica disponibile per Nintendo Switch e PC al prezzo lancio di 19.99€. Per tutti i dettagli, vi lasciamo alla nostra recensione.

UN GIOCO DA BAMBINI

Come già anticipato, il titolo di Happy Juice Games ci mette nei panni di Toto e Gal, due bambini decisi a godersi una giornata insieme. Dopo aver varcato la porta di legno che separa la loro casa dal mondo esterno, la coppia si ritrova nel mondo della fantasia. Mentre vivono grandi avventure circondati da personaggi completamente folli, i due perdono la cognizione del tempo e dello spazio, perdendo la strada di casa. Ha quindi inizio il loro viaggio di ritorno, complicato dalla presenza di un fastidioso goblin intenzionato a mettere i bastoni tra le ruote ai nostri eroi in più di un’occasione.

Lo mettiamo in chiaro sin da subito: Lost in Play non ha una trama particolarmente complessa. Gli sviluppatori sono riusciti però a trasporre alla perfezione la sensazione di una storia immaginaria, costituita da situazioni folli, riconducibili però al vivere quotidiano. Toto e Gal sono due protagonisti adorabili, che parlano una lingua sconosciuta e che comunicano tramite versi e immagini. Il lessico utilizzato dai narrative designer è diretto, in grado di risultare comprensibile a giocatori di qualsiasi età. 

Lost in Play

PUZZLE E MINIGIOCHI

Lost in Play è un’avventura grafica vecchia scuola, vicina per certi versi al mai abbastanza elogiato Monkey Island. Nel titolo di Happy Juice Games i puzzle ambientali si alternano a minigiochi di diverso tipo. Talvolta è una bizzarra semplificazione del poker, altre volte una lotta tra granchi su una scacchiera. L’unica certezza è che le avventure di Toto e Gal difficilmente sapranno annoiarvi. Questo grazie anche a una longevità ridotta, visto che il titolo può essere portato a termine in circa due ore.

Abbiamo giocato a Lost in Play su Nintendo Switch, apprezzando la semplificazione dei comandi, che risultano semplici e intuitivi nonostante l’assenza del mouse. In generale, la difficoltà ci è parsa estremamente accessibile, ma non nascondiamo che un paio di enigmi hanno saputo metterci in difficoltà. Nulla che non sia stato possibile risolvere in una decina di minuti, ma sicuramente in grado di spremere la nostra materia grigia.

Lost in Play

UN PICCOLO GIOIELLO IN 2D

Bastano pochi istanti di gioco per rimanere a bocca aperta per lo stile grafico utilizzato da Lost in Play. I dev hanno infatti realizzato il titolo attraverso un design che ci ha ricordato più volte il cartone animato Gravity Falls, caratterizzato da uno stile 2D accattivante e da una palette cromatica ricercata e differente di area in area. Spesso ci è parso di star veramente giocando a un cartone animato, dimostrando la bontà degli sviluppatori e la loro capacità nel realizzare un prodotto visivamente ineccepibile.

Buona anche la colonna sonora, che accompagna la storia, ma che rimane sempre un po’ in disparte. A costo di sembrare troppo bambineschi, vogliamo anche elogiare i versi fatti dai vari personaggi del gioco, che ci hanno spesso strappato una sincera risata. Chicca finale: il gioco è interamente sottotitolato in italiano, risultando fruibile da chiunque.

Lost in Play è stata una vera sorpresa. Una piccola chicca che gli amanti delle avventure grafiche e delle produzioni animate non dovrebbero lasciarsi sfuggire. Certo, venti euro potrebbero essere un po’ troppi per il monte ore necessario a terminare l’avventura, ma poco importa se l’esperienza finale risulta tanto piacevole. E fidatevi: accompagnare Toto e Gal in questo folle viaggio è assolutamente piacevole.

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