Lorena: la recensione del documentario sul caso Bobbitt

Il documentario Lorena ricostruisce il processo e le conseguenze del caso Bobbit, tramite filmati d'epoca e interviste ai protagonisti della vicenda

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Ventisei anni dopo, il caso Bobbitt può essere interpretato come primo, eclatante ed estremo esempio di ribellione contro le molestie sessuali. Condivisibile o meno, questa è la tesi al centro di Lorena, documentario in quattro parti presentato in questi giorni al Sundance Film Festival, e che arriverà da noi su Amazon Prime il prossimo 15 febbraio. Prodotta da Jordan Peele e diretta da Joshua Rofé, la serie rievoca il caso di cronaca tramite filmati d'epoca e interviste ai diretti interessati. Si parla di abusi sessuali in famiglia, e di come questi sarebbero passati in secondo piano rispetto al gesto violento in sé. Tutto questo ha tra le conseguenze anche quella di aprire una discussione sul settore dell'informazione, e sull'importanza dell'interpretazione e comunicazione dei fatti.

Il caso è tra i più noti degli anni '90. Una notte del 1993, Lorena Bobbitt taglia il pene del coniuge John Wayne. La donna attribuisce le cause del suo gesto a una serie di ripetuti comportamenti violenti dell'uomo. Secondo le sue dichiarazioni, non si tratta solo di "orgasmi negati", cui pure si accenna nelle prime dichiarazioni, ma di veri abusi che sfociano nella violenza sessuale e nell'umiliazione continua. Vengono avviati due processi, il primo per accertare gli abusi da parte dell'uomo, il secondo per giudicare il singolo gesto violento di Lorena.

Intorno a tutto ciò, si svolge il più classico circo mediatico. Giornali, televisioni, talk show, spettacoli stand-up: si parla del fatto, ma l'evento viene ridotto al gesto violento in sé, che diventa strumento per accedere a situazioni intime. C'è una morbosità di fondo che non diventa mai riflessione o problematizzazione, se non in casi sporadici. Di Lorena Bobbitt si conosce il gesto, ma non le cause che l'avrebbero provocato. La tesi sposata dal documentario è chiara: in un contesto odierno nel quale c'è una rinnovata attenzione quando si parla di molestie sessuali, la figura di Lorena Bobbitt andrebbe rivalutata nella percezione generale. Il suo gesto, da momento di rabbia estemporaneo, dovrebbe essere quindi riletto come atto di autodifesa.

Il lavoro di ricostruzione combina interviste con materiale d'epoca e incursioni negli eventi collaterali che hanno seguito i due processi. Fra i tanti, vale la pena sottolineare il comportamento di John Bobbitt, che decide di sfruttare l'interesse generale per guadagnare soldi, girando un film porno e abbracciando completamente il ruolo che per lui la comunicazione ha disegnato. Trovano inoltre spazio i suoi guai con la giustizia negli anni seguenti. Diverso è il comportamento di Lorena, che negli anni ha tenuto un basso profilo, cercando quiete e una nuova occasione. E quando per lei si è trattato di andare in tv, l'obiettivo è sempre stato quello di usare l'arma della battuta – a questo punto inevitabile – per trattare il discorso delle violenze familiari.

In questo senso il tempismo dell'operazione è perfetto, così come la capacità di integrare il discorso in una cornice più ampia, che poi è il vero cuore del documentario. Certo, in alcuni momenti l'attenzione eccessiva riservata alla ricostruzione degli eventi della vita di John dopo l'accaduto rischia di creare un cortocircuito nella storia. Si tratta di momenti in cui la serie forse dovrebbe trovare il coraggio di fuggire dalla narrazione dell'evento e dei suoi personaggi, o quantomeno di focalizzarsi di più sul presente di Lorena, anche stringendo di più la camera sul tema delle molestie. E invece il racconto della vicenda tende a rimanere nella sua comfort zone, consapevole che tutto ciò che riguarda la controversa figura di John ci catturerà con più facilità.

Ad ogni modo, l'intuizione di fondo rimane corretta. Lorena (il titolo pone l'accento solo sul nome della donna, non sul cognome che l'ha definita per molto tempo) prende un fatto di cronaca e lo eleva oltre la superficialità, lo scandalo da salotto e la facile battuta, e trova lo spunto per contestualizzarlo in un discorso più ampio. Per chi desidera un approccio più approfondito e critico sulla questione – condivisibile o meno nelle sue conclusioni – Lorena è un documentario meritevole di attenzione.

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