Loop, la recensione
Abbiamo recensito per voi Loop, graphic novel di Simon Stålenhag pubblicata da Oscar Ink
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Proprio uno di questi ragazzi, Simon Stålenhag, ha deciso di condividere tutti i ricordi - suoi e delle persone con le quali ha vissuto quella spensierata stagione - raccogliendoli in un volume dal titolo Loop, pubblicato in Italia da Oscar Ink. Oggi Stålenhag è un affermato artista e concept designer che ha costruito buona parte della sua fortuna proprio grazie a sublimi illustrazioni sci-fi innestate nella splendida cornice scandinava degli eighties. Grazie al contributo offerto dalle persone a lui vicine - in particolare il suo amico d'infanzia Olof - e ai documenti ufficiali diffusi dai diretti interessati, Stålenhag dà forma e sostanza alle suggestioni che ne hanno caratterizzato la tenera età.
Ognuno dei robot artropode, delle macchine avveniristiche o delle imponenti architetture industriali è legato a un particolare episodio della vita dell’autore, narrato con tono confidenziale, a tratti diaristico. In bilico tra realtà e finzione, i racconti brevi offrono molteplici e interessanti spunti che ampliano la natura dell’opera e rappresentano il vero valore aggiunto di Loop: sfogliandone le pagine, infatti, si avverte forte la sensazione di trovarsi di fronte a un world building di imponenti dimensioni e non solo a una semplice - per quanto suggestiva e riuscita - raccolta di immagini.
Il tutto, ovviamente, è visto attraverso lo sguardo innocente dei bambini. D'altronde, la poetica di Stålenhag è tesa proprio a valorizzare la componente nostalgica del racconto, a lasciar emergere quel fanciullino che prende capannoni dismessi o veicoli abbandonati per trasformarli in macchine provenienti – forse – da altre epoche o da altri luoghi. Nel creare le sue illustrazioni, l’artista si affida al suo stile decadente e malinconico, esaltato da colorazioni digitali suggestive e intense.
Nel 2018, Oscar Ink pubblicherà il secondo volume di Stålenhag legato a questo progetto, Flood (Things from the Flood), ideale proseguimento di questa impressionante costruzione. La voglia di proseguire nella scoperta di nuove fantastiche avventure è tanta, soprattutto in un periodo in cui il genere sta tornando prepotentemente alla ribalta in diversi media.