Looking 2x08, "Looking for Glory" - La recensione

Nessuno cerca la gloria nell'ottavo episodio di Looking, che trascina i propri protagonisti coi piedi per terra

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Va detto: raramente, nella storia di Looking, vi è stato titolo più fuorviante di Looking for Glory. Nell'ottavo e terzultimo episodio di questa seconda stagione, infatti, non c'è proprio nessuno in cerca di gloria, anzi: le preoccupazioni che si affastellano nella mente dei protagonisti sembrano trascinarli con forza verso terra, impedendo loro di spiccare propriamente il volo. Ma andiamo con ordine: Kevin e Patrick si godono il loro neonato rapporto alla luce del sole, e tra una sessione d'amore e l'altra si preparano al GaymerX, rassegna videoludica a tematica omosessuale, dove presenteranno un'applicazione sviluppata insieme e che, a detta di Kevin, è ancora in via di perfezionamento. Nel frattempo, Dom sbatte il muso contro la realtà dei fatti: foraggiato dall'eredità di Doris, ha finalmente comprato il buco nel quale intende allestire il suo micro-locale. Peccato che ora tocchi tirarsi su le maniche, e soprattutto fare i conti col fatto che il fidanzamento di Doris con Malik la stia allontanando dal nostro buon Dom, che si riduce a chiedere aiuto all'impacciatissimo Agustìn per installare un filtro dell'acqua. Con risultati deludenti. Come dicevamo, la realtà trascina Dom a terra, e gli impedisce di volare.

A proposito di Agustìn: è proprio lui che, inaspettatamente, ci riserva la scena più hot della puntata, in un focoso amplesso con Eddie che si conclude con un'eiaculazione di quest'ultimo non proprio ben mirata. Ed ecco subito affacciarsi l'incubo contagio: Agustìn si turba, e fondamentalmente si eclissa per qualche ora. Eddie capisce l'antifona, essendoci passato più di una volta, e fa per chiudere la neonata relazione con il giovane ex artista. Ma non c'è da temere, almeno per il momento: Agustìn ribadisce il proprio interesse nei confronti del suo corpulento partner, e tutto sembra finire a tarallucci e vino, per la gioia di chi - come chi scrive - tifa per questa coppia improbabile sin dal primo, innocente bagnetto al lago in Looking for the Promised Land. Anche qui, la realtà ci mette del suo per frenare i sogni di Agustìn, facendolo scontrare con un terrore istintivo che, in cuor suo, era certo di poter gestire con tranquillità.

Intanto, la debacle dell'applicazione di Kevin e Patrick è ormai chiara, ma nulla sembra intaccare l'ebbrezza romantica che pervade i due. Quasi nulla: come da copione, ecco apparire all'orizzonte Richie e il fidanzato Brady, rapidamente invitati a cena da un Kevin inspiegabilmente urtato nei confronti di Patrick, colpevole di aver tenuto Richie all'oscuro del loro status di coppia appena conquistato. N.B.: sì, stiamo parlando proprio di Kevin, alias colui che, a inizio puntata, frena l'entusiasmo fanciullesco di Patrick dicendo di non voler spiattellare subito la loro relazione al resto del mondo. Ma non c'è troppo da stupirsene: in fondo, Looking ci ha insegnato da un pezzo come la coerenza non sia certo la virtù primaria di Kevin. La cena tra le due coppie alterna momenti di armonia a bombe di imbarazzo impossibili da schivare, laddove un Brady mai stato tanto ubriaco confessa a Patrick e Kevin i giudizi poco lusinghieri espressi da lui e Richie nei loro confronti, facendo un mea culpa alcolico che non smorza la miccia.

Eh già, persino alla neocoppia dell'anno Kevin-Patrick viene impedito di librarsi del tutto in aria: vuoi per una colazione andata in frantumi sul pavimento, vuoi per un'occhiataccia al lavoro, vuoi per i giudizi scappati a Brady o per uno sguardo malinconico lanciato da un evidentemente nostalgico Richie. L'insuccesso annunciato dell'applicazione sviluppata dai due fidanzatini non sembra incidere sul loro rapporto di coppia stucchevolmente tenero, anzi: è proprio la prima recensione - negativa - dell'app a far sfuggire a Patrick un "ti amo" che sorprende forse più noi di Kevin, che non manca di contraccambiare la dichiarazione senza por tempo in mezzo. Il volo dei due piccioncini è ancora una semplice evoluzione a mezz'aria, lungi dalle alte quote. L'impressione è di una coppia da pubblicità che, nell'ovattata perfezione del proprio idillio, risulta paradossalmente molto più squilibrata del binomio Patrick-Richie. Staremo a vedere come evolverà la situazione: poco ma sicuro, gli autori stanno preparando il campo alle ultime due puntate che, se in linea con lo stile mostrato dalla serie nella prima stagione, rischiano di lasciarci con la bocca spalancata e non priva di un retrogusto amaro.

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