Looking 1x01 "Looking For Now": la recensione

La nostra recensione del primo episodio di Looking, la nuova serie della HBO che racconta la vita di tre omosessuali a San Francisco

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
Looking fa parte di quel particolare gruppo di produzioni ciclicamente di casa alla HBO, spaccati di vita nelle metropoli di un particolare gruppo sociale che riflette in se stesso un vissuto comune, ma che, per qualche motivo, amplia la propria cassa di risonanza essendo riferito ad un gruppo particolare. Era il chick lit diSex & the City, era il tentativo di sbarcare il lunario dei giovani di How to Make it in America, erano le problematiche sessuali di Tell Me You Love Me, e ora sono i giovani omosessuali di Looking.

La rete che ha fatto la fortuna di Lena Dunham – è sempre un bene sottolineare da un lato l'intraprendenza di questi giovani e dall'altro il terreno fertile che questi talenti riescono ad incontrare – accoglie tra le proprie braccia anche il giovane Michael Lannan. Da un cortometraggio intitolato Lorimer prende il via questo progetto che racconta le esperienze personali, professionali, ma evidentemente soprattutto relazionali di un gruppo di ragazzi gay a San Francisco. Lannan, anche sceneggiatore, entra in medias res (senza un particolare evento scatenante alla base del tutto) nelle vite di Patrick (Jonathan Groff), programmatore di videogiochi, Dom (Murray Bartlett), cameriere, e Agustín, artista emergente. L'unico dei tre al momento in una relazione più o meno stabile, tanto da sentirsi spinto ad una possibile convivenza, è Agustín, mentre Patrick va ad un appuntamento che però finisce male e Dom vorrebbe riallacciare i contatti con il suo vecchio ragazzo Ethan. L'unica presenza femminile è rappresentata da Doris, coinquilina di Dom.

La creatura di Lannan portava con sé un carico di aspettative non indifferente, parzialmente smentito da questo pilot, o più probabilmente rimandate ad un prossimo giudizio. Chi si aspettasse momenti particolarmente espliciti o situazioni controverse sarà rimasto deluso. Malgrado un incipit che mostra due uomini nascosti che si preparano a fare sesso in un parco, tutto viene interrotto (o costretto ad una rapida risoluzione, se preferite). Quest'ambientazione da Lo sconosciuto del lago (L'inconnu du lac), uno dei film più discussi dello scorso anno, anch'esso a tematica omosessuale, lascia invece spazio ad una narrazione che lavora pochissimo sulle immagini e quasi soltanto sui dialoghi. Il tema non viene scardinato, sviscerato, affrontato di petto, ma calato in un contesto quotidiano, verosimile e molto poco shockante (ammesso che ancora oggi nel 2014 ci si possa scandalizzare per una scena di sesso, omosessuale o no che sia).

Anzi, forse proprio questa scelta di calare tutto in un contesto più normale potrebbe pagare nel lungo termine. Considerato anche che la scena forse più riuscita e meglio scritta è quella che riguarda proprio il dialogo tra Patrick e il ragazzo del suo appuntamento (sequenza che idealmente proseguirà con un nuovo incontro sulla metro) e che invece forse quella più evitabile è quella che preclude ad un rapporto a tre fra Agustin e altri due uomini. Per tornare ad uno degli esempi dell'inizio, è vero che Tell Me You Love Me occupava gran parte del suo minutaggio in scene di sesso, ma è anche vero che al termine della prima stagione la creatrice dovette interrompere il progetto poiché non sapeva come proseguire.

Il primo assaggio di Looking è incoraggiante per questo. Perché nonostante l'ovvia centralità dell'elemento omosessuale (e il suo continuo oscillare nel corso della puntata tra stereotipia e realismo) forse questo potrebbe essere solo un punto di partenza per costruire anche qualcosa che vada oltre la decifrazione della realtà attraverso l'unico filtro dell'orientamento sessuale.

Continua a leggere su BadTaste