Londra 2014 - The Disappearance of Eleanor Rigby: Them, la recensione

Amore e dolore si intrecciano in The Disappearance of Eleanor Rigby: Them, che segue i drammi piccoli e grandi di una coppia di giovani coniugi

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Quanto ci vuole per raccontare una sola storia d'amore? Secondo il regista Ned Benson, due film. Almeno, questo è ciò che emerge da The Disappearance of Eleanor Rigby: Them, dramma sentimentale che espone con minuzia chirurgica luci e ombre di un rapporto di coppia arrivato agli sgoccioli. Il film è frutto di un bizzarro lavoro di selezione, essendo il risultato del montaggio di due opere distinte: The Disappearance of Eleanor Rigby: Him, narrato dal punto di vista del marito, e The Disappearance of Eleanor Rigby: Her, visto attraverso gli occhi della moglie.

Eleanor Rigby - così chiamata dai genitori in omaggio alla tragica protagonista di un celebre brano dei Beatles - è sposata con il dolce Conor, che gestisce un ristorante di New York. L'incipit del film è uno spaccato di gioia coniugale, con i due giovani che fuggono nella notte, abbracciandosi infine sull'umido letto d'erba di un parco. "Questo corpo contiene un solo cuore", dice Conor alla sorridente Eleanor, "abbi pietà di me".

Il prologo è lontano anni luce dalle scene successive, in cui assistiamo al distacco dei due sposi, dopo ben sette anni d'amore, e alla sparizione citata nel titolo. Chiariamo a scanso di equivoci: Eleanor sparisce solo per Conor, il pubblico continua a seguirne la vita una volta rientrata nel nido familiare, alle prese con il classico padre buono - un ottimo William Hurt - contrapposto alla raffinata ma cinica madre francese - credibilissima Isabelle Huppert in un ruolo insolitamente sfumato rispetto ai suoi standard.

Nel frattempo, Conor è disperato: l'addio di Eleanor senza nemmeno un chiarimento lo getta nello sconforto e lo spinge a cercarla, a seguirla, in un gorgo che rischierebbe di sconfinare nello stalking se non fosse per il sentimento che, dietro il fumo nero della crisi, sembra ancora legare i due. E pian piano, mentre ci addentriamo nel labirinto emozionale dei protagonisti, scopriamo una ferita recente e non ancora rimarginata, che li ha uniti e divisi al tempo stesso. Una frattura che Conor vorrebbe medicare insieme alla donna che ama, mentre Eleanor fugge e rifugge il ricordo di un dolore troppo grande per poter essere condiviso.

L'unico cuore di Conor è straziato, e James McAvoy riesce in tutto e per tutto a restituire al pubblico il senso di diffusa depressione di un uomo che ha visto infrangersi il proprio progetto di vita, senza neppure il conforto di poter accusare qualcuno per il suo fallimento. A dispetto di ciò che le prime scene suggerirebbero, Conor è il più forte tra i due coniugi, colui che intravede un futuro estraneo alla tragedia che li ha coinvolti. Guarda avanti, ma il suo futuro ha ancora il volto di Eleanor impresso su di sé.

La sua controparte femminile, Jessica Chastain - produttrice del film ed ex compagna del regista - dà ennesima conferma del suo talento, tratteggiando Eleanor in punta di pennello e caratterizzandola con un realismo vivido e commovente. Lo spettatore è spesso portato ad accettarne anche le scelte più radicali, semplicemente in virtù di uno scambio di sguardi o di un movimento di labbra. Ogni sua espressione è specchio di una verità paradossale, che caratterizza tutte le grandi interpretazioni della storia del cinema. Chastain è Eleanor Rigby, la sospensione dell'incredulità è impossibile da spezzare; nelle sue lacrime e in quelle di McAvoy scorre la linfa vitale del film, che si nutre quasi solo delle emozioni dei due protagonisti e riesce a ergere le loro piccole e grandi contraddizioni a vero e proprio motore della trama.

Forse è vero: non succede molto, in The Disappearance of Eleanor Rigby: Them. Ma succede la vita, senza epicità né eroismo. Succede l'amore, e di rado se ne è vista una trattazione così sfaccettata e realistica. State lungi, se siete in cerca di romanticismi da blockbuster: qui la passione sa di sangue e pioggia, di porte sbattute in faccia e frasi dette a mezza bocca.

Qui la passione sa di vero.

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