Loki 2×02 “Breaking Brad”, la recensione
La seconda puntata di Loki continua sulla scia della precedente, puntando tutto sul carisma di Tom Hiddleston
Ne è passata di acqua sotto il Bifrost da quando Loki era “solamente” l’acerrimo rivale di Thor e il villain dietro l’assalto dei Chitauri a New York. Film dopo film e serie dopo serie, il Dio dell’Inganno ha trovato sempre più una nuova identità, perdendo però alcune caratteristiche di quella precedente. Una scelta che, nonostante tutto, si è rivelata molto interessante e che ha permesso a Tom Hiddleston di spaziare maggiormente nella sua interpretazione del figlio di Laufey.
Non appena rientrati dal New York Comic Con, evento nel quale era presente proprio Tom Hiddleston, ci siamo quindi catapultati sul secondo episodio. Saranno riusciti gli autori a continuare sulla buona strada intrapresa sette giorni fa?
REUNION
La trama riparte dagli avvenimenti visti prima dei titoli di coda della scorsa puntata, con una cellula ribelle della TVA decisa a trovare Sylvie e a impedire che il multiverso collassi anche a costo di uccidere miliardi di persone. Loki, Mobius e B-15 decidono quindi di rintracciare X-5 sulla Sacra Linea Temporale, all’interno della quale l’agente della TVA si è costruito una carriera nel mondo del cinema. X-5, infatti, nasconde qualcosa. Un segreto che, se svelato, potrebbe aiutare il Dio dell’Inganno a rintracciare Sylvie.
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MAGIA E CARISMA
Vero fiore all’occhiello della puntata, come già accennato, è il magistrale carisma emanato dal Loki di Tom Hiddleston. Nella prima parte dell’episodio c’è un momento nel quale, finalmente, Loki torna a comportarsi come in passato, mettendo in mostra i suoi veri poteri e il suo lato più oscuro. Nulla di davvero “dark”, sia chiaro, ma senza dubbio più vicino alla sua caratterizzazione psicologica precedente a Thor: Ragnarok. Una scelta che abbiamo apprezzato e che ci ha ricordato come il personaggio non sia lo stesso visto negli ultimi anni del MCU, bensì una sua variante del 2012. Amiamo il nuovo Loki e pensiamo che abbia preso una piega narrativa davvero interessante, però è bello ogni tanto perdersi nel suo fascino più oscuro, più vicino alla mitologia nordica che alle avventure spaziali o alla tecnologia della TVA.
Eric Martin, sceneggiatore della puntata, prova nuovamente a manifestare questo atteggiamento di Loki anche nella seconda parte dell’episodio. Il risultato è più goffo e, a causa dell'eccessiva prevedibilità della situazione, non riesce a raggiungere il medesimo risultato. Il carisma di Tom Hiddleston, però, colma ogni “lacuna” di scrittura, dimostrando per l’ennesima volta quanto sia perfetto nei panni del personaggio creato nel 1962 da Stan Lee, Larry Lieber e Jack Kirby.
UNA SERIE IN DIVENIRE
È ancora presto per valutare questa seconda stagione di Loki, ma quanto visto ci sta piacendo molto. Siamo curiosi di capire che direzione voglia prendere ora lo show, visto che alcune problematiche maggiori vengono “risolte” in questa puntata. Quel che è certo è che, venerdì prossimo, saremo un’altra volta davanti al televisore, pronti a farci stregare nuovamente dal fascino magnetico del Dio dell’Inganno.
E voi che cosa ne pensate? Questa seconda stagione di Loki vi sta piacendo, oppure ormai non percepite più interesse nei confronti del Marvel Cinematic Universe? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i nostri canali social (TikTok incluso).