Loki 1x03 "Lamentis": la recensione

Forti riferimenti a Doctor Who in questo terzo episodio di Loki, che svela alcuni retroscena sulla trama

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Spoiler Alert
Loki 1x03 "Lamentis": la recensione

Fortissime vibrazioni da Doctor Who in questo terzo episodio di Loki. Non solo nell'idea di viaggio nel tempo e nello spazio, ma nella capacità di raccontare il punto di vista di un terzo che attraversa come un'anomalia eventi prestabiliti. I Signori del tempo, siano essi gli abitanti di Gallifrey o i Creatori della TVA, osservano senza giudicare questi "punti fissi", che devono rimanere tali. Lo sguardo di Loki e della sua compagna di viaggio invece è quello di varianti consapevoli, che in quei punti fissi si muovono come bambini al parco giochi. Ripensano le regole fissate da "adulti" che hanno già plagiato varianti come loro, cercano la sopravvivenza immediata, ma nelle loro parole ci sono già riflessioni che mettono in discussione la Time Variance Authority.

Il terzo episodio della serie Marvel, intitolato Lamentis, riesce dunque ad essere questo: una brusca interruzione nel fluire degli eventi della serie, che però non blocca il ritmo della storia, ma lo sposta su binari diversi. Gli altri personaggi secondari non appaiono, la puntata è dedicata solo a Loki (Tom Hiddleston) e Sylvie (così si farà chiamare il personaggio interpretato da Sophia Di Martino) e alla loro vicenda. Il piano di distruzione della TVA fallisce per il momento, e i due si ritrovano sul pianeta Lamentis, appena entrato in modalità Majora's Mask e pronto ad essere distrutto dalla collisione con una luna. Loki e Sylvie cercano con difficoltà di sopravvivere in questo deserto violaceo che sembra la versione aliena della Rust Belt. Incontreremo anche la classica persona che abita nella roulotte col fucile in mano e non se ne vuole andare.

La puntata si prende moltissimo tempo per costruire il rapporto tra i due personaggi e soprattutto per raccontare la versione femminile di Loki. Anche se dovremmo smetterla di chiamarla così, dato che il nome Sylvie e il costante riferimento agli incanti fanno probabilmente di lei l'Incantatrice dei fumetti. E tanto per non dimenticare il paragone con Doctor Who, anche qui ritorna il tema della trasformazione dei corpi e arriva la conferma della bisessualità di Loki. Dove The Falcon and the Winter Soldier approfittava dei momenti di quiete per parlare di fredde responsabilità e della difficoltà di accettare il proprio ruolo, i discorsi di Loki sono più istintivi e viscerali. Si parla di edonismo, piacere, del godimento della vita (diventare alticci e cantare canzoni), di visioni distorte di amore.

La schiettezza dei due personaggi e il loro piacere della vita contrastano quindi la freddezza dei lavoratori della TVA. Che scopriamo essere delle varianti plagiate e usate come agenti dopo che la loro memoria è stata cancellata. E mentre ci chiediamo a questo punto se Mobius fosse un venditore di moto d'acqua in una vita precedente, non possiamo fare a meno di pensare che la TVA sarà il vero villain finale. E interrogarci su quanto ci sia di vero nel filmato di presentazione di Miss Minutes. I custodi del tempo esistono davvero o sono stati inventati dalla figura animata per sostenere la sua bugia?

Nel fare tutto questo, la serie diventa molto diversa rispetto alle prime due puntate. Niente più ricerche e scartoffie, ma ambientazioni aliene e sopravvivenza immediata. L'episodio è molto buono. Rimanda tutte le risposte, non parla della crisi alla TVA, praticamente sospende la trama per raccontare una parentesi chiusa. Eppure è molto avvincente e sarà impossibile non imprecare una volta arrivati al finale sospeso nel momento di maggior dramma.

Vi ricordiamo che ogni giovedì, a partire dalle ore 17, parleremo della nuova puntata di Loki in una live ricca di spoiler e congetture varie ed eventuali ospitata sul nostro canale Twitch!

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