Loki 1x02: la recensione
L'indagine di Loki e Mobius prosegue e scopre sconvolgenti verità, nell'episodio 1x02 della serie tv
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Per come la racconta Loki, la burocrazia della TVA è molto più simile a Men in Black che a Brazil. La stessa idea di calare l'ambientazione in un retrofuturismo anni '60 ricorda il modo in cui quel film attualizzava un'idea di fantascienza anni '50 (tutta insettoni e minacce aliene). I personaggi di Loki e Mobius – come J e K – sono essenziali in questo senso. Il primo è il pesce fuor d'acqua che però ragiona fuori dagli schemi polverosi delle istituzioni, il secondo è l'esperto funzionario che non si sorprende più di nulla. Nel fare questo, la serie Marvel incrocia sovrannaturale e buddy movie, accennando a venature da poliziesco che fino ad oggi non aveva mai veramente toccato.
LEGGI: Loki 1×01: la recensione
C'è spazio ancora una volta per un riferimento ai disastri che sono arrivati, o che arriveranno, come la distruzione di Asgard. E sono momenti essenziali perché costruiscono per Loki una sincerità che altrimenti sarebbe impossibile riconoscergli (quando non è da solo non si capisce mai se fa sul serio oppure no). Scene che sono importanti anche perché annullano il distacco temporale tra questo Loki e quello che già conoscevamo, costringendolo ad un "corso accelerato" di traumi personali. Esattamente come, in precedenza, il Thanos di Endgame si era dovuto aggiornare – sempre attraverso un "video" - su quanto accaduto in precedenza.
Qui l'universo Marvel lavora ancora una volta su quella che Nick Fury avrebbe definito come "compartimentazione". Cioè l'idea – che dopo il primo episodio ha dato fastidio a molti – che l'importanza degli eventi non sia assoluta, e che la guerra di qualcuno possa diventare il gioco di qualcun altro. Le Gemme dell'Infinito non valgono niente, la vita di chiunque diventa un file (da "End of Life" a "End of File"), il senso ultimo dell'esistenza messo alla prova. Eppure questo è sempre stato insito nel DNA dei Marvel Studios: prendere in contropiede le aspettative di serietà e intoccabilità, rovesciarle e rivelare il grande inganno. È successo con Iron Man 3, con Thor Ragnarok, e ancora qui. Legittimamente può non piacere.
Si arriva quindi al finale di episodio, con una seconda versione di Loki. Mutaforma in più sensi. Capace di parlare attraverso le vittime, ma anche diverso dal solito Tom Hiddleston. Una versione di Loki al femminile, che non può fare a meno di incuriosire la sua controparte e noi spettatori. Su quale sia il significato di questa apparizione, dovremo aspettare il prossimo episodio.