LocoRoco Remastered, rotolando una generazione di console più in là - Recensione

Sony ripesca un’altra perla del suo passato: la recensione di LocoRoco Remastered

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Laddove PaRappa The Rapper, anch’esso sottoposto poco tempo fa al “trattamento” remastered, nel suo processo di resurrezione e ammodernamento aveva tradito una certa arretratezza, tecnologica in primis, ma soprattutto concettuale, LocoRoco, certamente più recente e dal gameplay trasversale, sfoggia tutt’ora freschezza, carattere, modernità, caratteristiche attribuibili a quella ristretta cerchia di videogiochi che, senza troppi giri di parole, possiamo tranquillamente definire capolavori senza tempo.

Già dopo il brevissimo tutorial, ci si accorge di avere a che fare con il classico titolo dalle meccaniche semplicissime, appagante e assuefacente grazie ad un level design costantemente vivacizzato da nuove meccaniche, che arricchiscono continuamente la formula, la variano, la modificano senza pregiudicarne la solidità di fondo. Come se non bastasse, gli strambi accostamenti cromatici di cui si alimenta l’art design, il bizzarro canticchiare dei buffi protagonisti dell’avventura, piuttosto che alienare l’utente, finiscono per ipnotizzarlo, per catturarlo, immergendolo in un mondo immaginifico eccentrico, fantasioso, gioioso e spensierato.

[caption id="attachment_172653" align="aligncenter" width="600"]LocoRoco Remastered screenshot Sul PSN è possibile acquistare LocoRoco anche in versione PS Vita. Purtroppo le due edizioni non offrono il cross-buy e il cross-save.[/caption]

I LocoRoco sono morbide creature di forma sferica che vanno tratte in salvo, condotte, passo dopo passo, sino al traguardo posto qualche ostacolo più in là, oltre i burroni e le imboscate tese dai temibili Moja, antipatici alieni che per motivi sconosciuti hanno invaso il mondo in cui vivono pacificamente i simpatici mostriciattoli.

Non sono le premesse narrative per il più classico dei platform bidimensionali solo per un piccolo, minuscolo, dettaglio: i LocoRoco non possono muoversi autonomamente. Nei panni di una sorta di divinità dagli incredibili poteri, dovrete letteralmente inclinare lo scenario di turno, facendo scivolare i rotondi esserini, alla totale mercé della forza di gravità.

"Il level design fa di tutto per creare un’esperienza stratificata, ideale per qualsiasi tipo di approccio"

Ci sono naturalmente altri modi con cui potrete interagire con i LocoRoco. Scuotendo il terreno li farete saltare; facendoli collidere l’uno con l’altro li compatterete in un unico, mastodontico mostriciattolo; causando un terremoto, al contrario, tornerete a separarli.

Ogni abilità è utile per farsi strada tra i tanti ostacoli che si frappongono di continuo tra voi e il traguardo. Il level design, da questo punto di vista, fa di tutto per creare un’esperienza stratificata, ideale per qualsiasi tipo di approccio. Completare l’avventura è quasi un gioco da ragazzi. Perdere ogni singolo LocoRoco, unica condizione per incappare in un game over, è certamente possibile, soprattutto se si cade in un baratro senza fine, ma le tante bacche e germogli che crescono un po’ ovunque, rinfoltiscono spesso e volentieri le fila nel caso di attacchi da parte dei Moja. Ogni livello, dal canto suo, si preoccupa di introdurre elementi sempre nuovi, utili per mantenere alto l’interesse del videogiocatore. Distese ghiacciate, imprescindibili per guadagnare velocità e spiccare notevoli balzi, funghi giganti su cui darsi il giusto slancio, piattaforme instabili e altri elementi dello scenario, vivacizzano costantemente l'azione, mescolando continuamente le carte in tavola, rendendo ogni livello unico, sorprendente, peculiare.

[caption id="attachment_172655" align="aligncenter" width="600"]LocoRoco Remastered screenshot Tornano naturalmente anche i minigiochi, raggiungibili tramite una specifica voce del menù principale. Nulla di trascendentale, ma sono comunque piacevolissimi passatempi.[/caption]

Dal canto loro, i videogiocatori più assidui, quelli con il pallino dei trofei, avranno pane per i loro denti, grazie ad un quantitativo esorbitante di collezionabili da acciuffare e scovare in ogni ambientazione. L’obiettivo principale, del resto, è il perfect score, ottenibile proteggendo ogni esemplare di LocoRoco; traendo in salvo i Mui Mui, esseri antropomorfi smarritisi lungo il percorso; raccogliendo le carte che rendono progressivamente disponibili diversi oggetti con cui personalizzare e abbellire la Loco House, parco di divertimenti in cui esprimere il proprio estro creativo tra un livello e l’altro.

Questa Remasterd, tuttavia, non arricchisce l’opera originaria con nuovi contenuti. Si limita, da una parte, ad adattare i controlli alle peculiarità del Dualshock 4. Per ruotare il mondo di gioco potrete avvalervi sia dei trigger, guadagnando un pizzico di precisione, sia degli accelerometri, a tutto vantaggio di coinvolgimento e divertimento. Purtroppo, proprio in quest’ambito, si annida l’unico difetto di questa riedizione: il sistema di controllo cede il fianco ad un pizzico di input lag. Nulla di catastrofico, tanto più che il ritmo d’azione è piuttosto blando, ma speriamo che una futura patch possa correggere questa sbavatura.

Dall’altra parte, invece, questa Remasterd aggiorna naturalmente il comparto grafico, solo delle fasi in-game, allo splendore dell’alta definizione, persino del 4K per i fortunati possessori di PlayStation 4 Pro e di un televisore adatto al compito.

[caption id="attachment_172654" align="aligncenter" width="600"]LocoRoco Remastered screenshot Dividere i LocoRoco non è solo fondamentale per passare attraverso strette insenature. Spesso è fondamentale per raccogliere tutti i collezionabili presenti in un’area.[/caption]

In HD, gli splendidi scenari disegnati dagli artisti di SIE Japan Studio brillano di luce propria, creando, in ensemble con la strepitosa e soave colonna sonora, uno spettacolo affascinante, ammaliante, quasi lisergico.

LocoRoco Remastered è un platform bidimensionale sconsigliato, perché fondamentalmente inutile, solo a chi possiede gelosamente una PSP ancora funzionante e una copia dell’originale. Tutti gli altri non hanno scuse che reggano. La produzione Sony è un platform tutt’oggi validissimo, sorprendente, convincente in ogni suo ambito. Una piccola perla senza tempo, forse più a suo agio su portatile, visto il concept, ma che sullo schermo grande di casa offre uno spettacolo visivo e uditivo davvero avvolgente.

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