Locke & Key (stagione 3): la recensione
Un po' in sordina, la terza stagione di Locke & Key è finalmente disponibile. Eccovi la nostra opinione sui nuovi episodi della serie Netflix
Nata come serie a fumetti nel 2008, Locke & Key ha sin da subito dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare una valida trasposizione televisiva. Ci provò la 20th Century Fox nel 2011, mettendo insieme un episodio pilota con tanto di Miranda Otto e Jesse McCartney nel cast. Inutile dire che il risultato non fu abbastanza soddisfacente da dare il via a una serie, finendo rapidamente nel dimenticatoio (e su Vimeo). Passano un po’ di anni e, nel 2020, Netflix decide di riprovarci, dando nuova linfa vitale alla famiglia Locke.
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UNA CORSA VERSO IL GRAN FINALE
La storia riparte da quanto accaduto al termine della scorsa stagione, con Tyler (Connor Jessup) che se ne va di casa, deciso a dimenticare del tutto la magia. La madre Nina (Darby Stanchfield) rimane con Kinsey (Emilia Jones) e Bode (Jackson Robert Scott), tentando di vivere una vita normale. Tentativo inutile, visto l’arrivo di una nuova ondata di demoni capeggiata dal capitano della flotta britannica Frederick Gideon (Kevin Durand), deciso a tutti i costi a prendere tutte le chiavi nascoste all’interno della villa.
Locke & Key ci prova davvero a emozionare, ma non sempre riesce nel proprio intento. Fortunatamente gli autori hanno deciso di dare una chiusa allo show, permettendo agli ultimi episodi di guadagnare quel pizzico di gravitas necessario per non annoiare.
PERSONAGGI CONFUSI IN CERCA D’AUTORE
Il problema principale della serie non è però la trama o gli effetti speciali, che si assestano sugli standard delle altre produzioni Netflix. Ciò che dà più fastidio è la scrittura dei vari personaggi dello show. Kinsey continua a risultare fastidiosa, mentre Bode sembra impegnarsi per creare continui problemi alla sua famiglia. Persino Nina, dopo due stagioni nel ruolo di madre confusa, continua sulla stessa scia tracciata dagli scorsi venti episodi. Tutto il cast sembra muoversi in modo casuale, dicendo e facendo cose totalmente irrealistiche.
Vi capiterà spesso di alzare gli occhi al cielo dopo un dialogo particolarmente brutto o dopo l’ennesima litigata tra i personaggi, troppo concentrati a urlare le proprie emozioni piuttosto che a farle trasparire. Chissà cosa direbbe Joe Hill se vedesse la famiglia Locke ridotta in questo stato, incapace di reagire nel modo corretto al sovrannaturale e ai pericoli che la minacciano. Un vero peccato, soprattutto visto il materiale di partenza.
Locke & Key non è una brutta serie, ma rientra probabilmente tra quelle “trascurabili”. Le atmosfere hanno grande fascino e l’idea delle chiavi magiche continua a rimanere tanto geniale da spingerci avanti puntata dopo puntata. Il problema è che, dopo tre stagioni, è chiaro che gli autori non sanno più cosa far dire ai personaggi e per questo motivo hanno deciso di chiudere le varie storyline lasciate aperte. Dubitiamo che lo show possa tornare in vita in futuro, ma se così fosse noi saremo ancora qui, nella speranza di vedere la famiglia Locke rialzarsi e combattere ancora una volta.