Lobo: Scatenato, la recensione

Abbiamo recensito per voi Lobo: Scatenato, nell'edizione della collana DC Comics – Le Grandi Storie dei Supereroi

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Lobo è uno dei personaggi più sopra le righe dell'Universo DC, uno spietato cacciatore di taglie nato come parodia dei supereroi che si è rapidamente ritagliato un ruolo di nicchia ma piuttosto rumoroso, grazie al suo atteggiamento dirompente e all'umorismo demenziale presente nelle sue storie.

Si tratta di un antieroe che potrebbe essere considerato il contraltare del marvelliano Deadpool tra le fila della Distinta Concorrenza; ma se il Mercenario Chiacchierone sta vivendo un periodo di grande popolarità, grazie al suo esordio cinematografico - anche per le numerose iniziative fumettistiche che lo coinvolgono - non si può dire lo stesso di Lobo, lontano dalle scene da diversi anni.

Stiamo parlando della versione originale del personaggio, quella creata nel 1983 da Keith Giffen e Roger Slifer: un massiccio sicario le cui storie sono caratterizzate da violenza e volgarità. Nel corso del rilancio I Nuovi 52, la DC Comics ha reinventato Lobo cambiandone l'aspetto e in parte anche il modus operandi, una scelta accolta malamente da tutti i lettori; considerando il riscontro di pubblico che questo tipo di antieroi riescono a ottenere, sarebbe logico aspettarsi un rilancio di una serie dedicata al personaggio classico (e magari un adattamento cinematografico), ma per il momento si limiterà a far parte della nuova Justice League of America formata da Batman.

Lobo: Scatenato è un'ottima occasione per apprezzare la versione di Lobo che tutti amano di più, con una delle sue storie migliori realizzate prima del reboot. Una rapida narrazione delle sue origini è un modo per presentare in poche pagine il personaggio ai lettori che non lo conoscono, per poi immergersi a capofitto in una bizzarra, sboccata e truculenta avventura, una sintesi perfetta di ciò che affascina di più delle storie di Lobo.

Il cast non si rivolge di certo a chi è alla ricerca di una storia per palati fini: un criminale che usa i suoi giganteschi testicoli come armi, un'aliena dalla vagina parlante, un popolo di piccoli circoncisori che va alla caccia di prepuzi da cucinare... queste sono solo alcune delle creature incontrate nel corso del massacro intergalattico, un campionario sufficiente a far intuire i toni dell'opera.

Il fatto che sia proprio Giffen, uno dei due creatori di Lobo, a scrivere questa storia fa sì che l'atmosfera sia perfetta per esprimere il potenziale comico e distruttivo del personaggio. Le tavole pittoriche di Alex Horley sono ricche di sensuali aliene e altre bizzarri razze extraterrestre, ma il picco viene raggiunto nelle scene più splatter in cui il protagonista scatena tutta la sua furia. Il caos generato da Lobo e la schizofrenia narrativa si rispecchiano anche dal punto di vista grafico, grazie ad alcuni artisti ospiti che per qualche pagina variano l'aspetto visivo del fumetto, ricalcando i prodotti per bambini o addirittura le testate della Archie Comics.

La presenza di Lobo: Scatenato all'interno della collana DC Comics - Le grandi storie dei supereroi è una gradita scelta editoriale che propone al pubblico da edicola un personaggio meno conosciuto rispetto ai grandi nomi dell'Universo DC. L'appassionato di fumetti più attento potrebbe però recuperare la stessa miniserie con un rapida ricerca in fumetteria grazie alla collana DC Best, dov'è stata pubblicata soltanto qualche mese fa a un costo decisamente inferiore.

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