Live a Live, la gioia di scoprire titoli inediti | Recensione
Live a Live è l'occasione per gli occidentali di scoprire un classico inedito vecchio di 28 anni, tra pro e contro del tempo passato
Sette storie per sette giochi
Il paragone con Octopath Traveler non è di certo casuale, anzi i due titoli condividono molto più che il mero aspetto grafico. Anche Live a Live raccoglie sette storie autoconclusive da affrontare nell'ordine che più preferite, che varieranno per i temi trattati e per alcuni aspetti del gameplay. Temi e dialoghi che al giorno d'oggi sembrano poca cosa, ma che affrontati nell'anno d'uscita avrebbero seriamente imposto il gioco come uno dei migliori di quella generazione.
Anche la durata delle storie è variabile, si va da racconti di poco meno di un'ora (in stile visual novel) a vere e proprie avventure a turni di quasi cinque o sei. Ogni ambientazione è poi curata da un'artista diverso, staccando ogni capitolo dal precedente e aumentando ulteriormente la sensazione di sette storie uniche.
"Live a Live è precursore di molti dei JRPG moderni" Un altro punto in comune con Octopath Traveler possiamo trovarlo nella ricerca del True Ending. Una volta completate le sette avventure infatti, ne avremo a disposizione un'ottava, in cui le storie convergeranno. Qui i protagonisti saranno chiamati a fare un ultimo sforzo, per porre fine alla minaccia di Odio. Questo è un altro aspetto sotto il quale Live a Live è decisamente tra i migliori esponenti dei giochi per Super Nintendo. Un precursore di molti degli aspetti che oramai diamo per scontati nel genere.
LIVE a JRPG
Il punto in comune tra tutte e sette le storie sono le fasi di battaglia. Fasi in cui il nostro party dovrà affrontare eventuali nemici su una scacchiera. Non avremo limitazioni di punti magia per le abilità, ma dovremo sottostare a un ATB (Active Time bar) e al raggio d'azione di ogni singola mossa. I picchi di difficoltà di Live a Live sono riscontrabili per lo più nelle boss battle segrete, mentre per il resto ci sarà sempre modo di accumulare esperienza per farsi strada tra i nemici.
[caption id="attachment_231868" align="aligncenter" width="1280"] L'avventura dello Shinobi è tra le migliori, con ben due finali diversi[/caption]
Ovviamente, la forza che spinge Live a Live nel futuro o meglio, nel presente, è sicuramente l'aspetto tecnico. I titoli HD-2D sono sempre una gioia da vedere, per la pulizia degli sprite e per la maggior parte dei nuovi effetti visivi che migliorano l'aspetto visivo dell'opera. A chiudere il tutto la stupenda colonna sonora di Yoko Shimomura, ormai nome portante delle produzioni videoludiche. Per gli amanti delle colonne sonore, al termine di ogni capitolo potrete riascoltare i brani a piacimento nella modalità Jukebox.
Live a Live è un titolo imperdibile per gli amanti dei JRPG, invecchiato meravigliosamente bene anche grazie al trattamento HD-2D. Una produzione da supportare per far ein modo che non succeda più quanto accadeva nel 1994. Questo anche grazie alla completa traduzione in italiano (e al doppiaggio in inglese) ovviamente inediti nell'anno d'uscita. E adesso aspettiamo il remake di Dragon Quest III.