L'innominabile sorella 1, la recensione
Abbiamo recensito per voi il primo volumetto di L'innominabile sorella, manga di Iida Pochi
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Ane Naru Mono, per noi italiani L'innominabile sorella, ha esordito lo scorso marzo grazie a Star Comics. La serie, firmata da Iida Pochi ai testi e ai disegni, ha debuttato come autoproduzione e dopo due anni di travolgente successo ha iniziato a essere pubblicata sulla rivista Dengeki G's Comic (ASCII Media Works). Alla chiusura della pubblicazione, nell'aprile di quest'anno, il titolo è stato spostato sui magazine ComicWalker e Niconico Seiga, dove tuttora è in corso, giunto al terzo tankobon.
L'oscuro essere si presenta come il capro nero dei boschi dai mille cuccioli, un nome che dovrebbe essere noto agli appassionati delle opere di H.P. Lovecraft. Parliamo infatti di Shub-Niggurath, divinità appartenente ai Miti di Cthulhu, la più importante produzione letteraria del visionario di Providence.
L'innominabile sorella è un seinen che possiede un'innegabile componente ecchi che non risulta offensiva o stonata, trattando di due individui che non hanno un effettivo grado di parentela; in aggiunta, le situazioni sexy sono sempre risolte con delicatezza, in quanto nascono dall'inesperienza di Chiyo, come umana e sorella, e dall'ingenuità di Yu, per via della sua giovane età.
Sorretto da un tratto elegante ed espressivo, Pochi sfrutta appieno le peculiarità del soggetto intessendo una vicenda avvincente e originale, fatta di situazioni che alternano la malinconia al brivido, la malizia alla genuinità dei sentimenti. La storia si sviluppa tra le mura di un'abitazione, concerne momenti di vita reale e viene ridotta esclusivamente ai due personaggi principali; eppure ogni scena cattura l'attenzione e contribuisce alla stesura di un intreccio lineare quanto intrigante, dove l'elemento sovrannaturale è sapientemente misurato su quello terreno e quotidiano.
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Fonte immagini: Comixology