L'Imbattibile Squirrel Girl vol. 1: Squirrel Power!, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo volume di L'Imbattibile Squirrel Girl, serie di Ryan North ed Erica Henderson edita da Panini Comics

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Doreen Green è una ragazza come tante, piena di energia, desiderosa di farsi nuovi amici e di trovare il proprio posto nel mondo. Solo che a differenza di molte altre, Doreen è anche la supereroina nota come Squirrel Girl, con la forza e la velocità proporzionali di uno scoiattolo (e anche con gli incisivi e la coda di questa specie...). Il bizzarro personaggio creato nel 1992 da Steve Ditko e Bill Murray ritorna in una sua inedita e personale (!) serie, lanciata nell'era Avengers NOW! (quindi prima di Secret Wars), ma che avrà presto una sua seconda stagione nel Nuovissimo Universo Marvel.

Dopo essere stata un membro degli Avengers dei Grandi Laghi (conosciuti in passato anche come Campioni dei Grandi Laghi), nonché un componente essenziale dei New Avengers guidati da Luke Cage, periodo nel quale era la babysitter di Danielle Cage, figlia dell'ex Power Man e di Jessica Jones, adesso per Doreen è giunta l'ora di "volare con le proprie ali", provando a trovare un'equilibrio tra la vita di una normale studente universitaria (iscritta alla facoltà di Informatica) e quella di supereroina. Assieme alla sua migliore amica, la scoiattolina Tippy-Toe, Squirrel Girl proverà a dare inizio alla nuova fase della sua vita, cercando di allargare il suo giro di amicizie, a partire dalla compagna di stanza Nancy Whitehead e dal suo gatto Mew, di fare colpo su qualche ragazzo, e tutto ciò che fa parte della normale esistenza di una ragazza. Di certo, i cattivi non staranno ad aspettare e i guai non tarderanno a palesarsi, a partire da Kraven il Cacciatore, sino al Divoratore di Mondi, Galactus. Sì, avete capito bene: il destino del mondo sarà nelle mani di una ragazza scoiattolo.

Il primo volume della serie L'Imbattibile Squirrel Girl è stato raccolto in un tomo cartonato soft-touch da Panini Comics, cosa che ci permette di apprezzare la serie nella sua interezza: il risultato è sorprendente. Il titolo, scritto da Ryan North (autore della versione a fumetti di Adventure Time, e vincitore per questa di un premio Eisner) e disegnato dalla giovane Erica Henderson, si dimostra essere qualcosa di davvero originale nell'ambito del fumetto di supereroi statunitense, dando ulteriore conferma di quanto la Marvel stia puntando fortemente sulla differenziazione del proprio palinsesto, andando ad avventurarsi in territori rimasti sinora relativamente inesplorati.

L'imbattibile Squirrel Girl, va detto, è una serie scritta prevalentemente per un pubblico giovanissimo e prettamente di sesso femminile. Ma, allo stesso tempo, non è qualcosa di esclusivo per giovani teenager a digiuno di supereroi e con una predilezione per tutto ciò che è pop, poiché si presta a più di una chiave di lettura. In questo senso, è molto buono il lavoro fatto da North, il quale riesce a infondere un suo preciso taglio alla narrazione, strutturato su uno humour intelligente e funzionale, e mai stupido, persino quando ti strappa la risata facile, immediata, quella che dura il tempo di un battito di ciglia. Inoltre, lo sceneggiatore è molto bravo anche nel saper contestualizzare la sua storia nell'ambito di un universo narrativo espanso e popolato da una miriade di personaggi, quasi tutti molto diversi dalla sua protagonista. Vedere Squirrel Girl interagire in maniera di certo particolare, ma non aberrante, con un personaggio come Galactus è stato sinceramente qualcosa di inaspettato, che mai avremmo creduto possibile prima. E questo solo per citare un esempio, tra tanti.

Apprezzabile il lavoro fatto dalla Henderson a livello grafico: la giovane artista riesce a realizzare qualcosa di molto valido, senza tradire il suo stile assolutamente cartoony e stilizzato, ma conferendogli grande e oggettivo prestigio, con una grande cura dedicata allo storytelling e ai dettagli di ogni vignetta. La disegnatrice si dimostra ulteriormente capace quando, nell'episodio pubblicato originariamente in The Unbeatable Squirrel Girl #5, per esigenze narrative, deve variare il suo registro artistico su toni più vintage.

In conclusione, è difficile non fare il tifo per Squirrel Girl, e aspettiamo con entusiasmo di leggere il prosieguo delle sue avventure.

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