#Like4Like: #Processo, la recensione

Abbiamo recensito per voi #Like4Like: #Processo, di Marco Rincione e Prenzy, edito da Shockdom

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Ma non abbiamo più contatti, soltanto like a un altro post.

Ma tu mi manchi, mi manchi, mi manchi in carne e ossa.

#Like4Like: #Processo, copertina B di PrenzyBanalmente, il testo di uno dei tormentoni della scorsa estate è l'ennesimo sintomo di come l’avvento dei social network abbia radicalmente stravolto il nostro quotidiano. All'interno di queste enormi piazze virtuali in cui condividiamo riflessioni, canzoni e fotografie, ognuno di noi diventa protagonista di una farsa volta all’autocompiacimento, una forma di narcisismo che spinge a mettersi in mostra per ricevere dei like, il nuovo metro di giudizio.

Nell'era del posto ergo sum, il Grande Like è la divinità suprema di un sistema in cui le persone sono legate in maniera indissolubile ai “mi piace”: i like "costano" ben ventiquattro ore, un giorno della nostra vita donato alla foto o al commento di uno dei nostri contatti. Non solo: con i like si possono fare acquisti e investire risorse per ampliare la propria attività di raccolta consensi. Il benessere, dunque, passa attraverso i network e in esso trova la sua sublimazione. Sono poche le regole da rispettare per una popolazione che ha ormai trasferito la propria esistenza dietro allo schermo di uno smartphone o di un computer.

In questo futuro non così diverso dal nostro presente, la vita di Whitney Conray finisce al centro di un’indagine della Sacra Corte del Like per aver infranto una legge: il divieto di auto-like; intanto, una coppia vive l'allontanamento (fisico e mentale) perché lui ha intrapreso una vita da follower, mentre Alessio e Manuela cercano in tutti i modi di sbarcare il lunario con la loro nuova attività.

Like 4 Like, anteprima 01

Sono tutte vittime di una costante ricerca di approvazione e - conseguentemente - di sostentamento i protagonisti delle storie scritte da Marco Rincione contenute nel volume #Like4Like: #Processo, pubblicato da Shockdom nella sua collana Fumetti Crudi.

Rincione è bravo a non scivolare su un tema sempre più al centro di studi e dibattiti, la vita e l'amore ai giorni di Facebook. Costruendo un mondo che per impostazione ricorda quello di 1984 di George Orwell, lo scrittore siciliano analizza alcune delle molteplici deformazioni che affliggono l'epoca in cui viviamo, osserva la caduta inarrestabile della nostra società ed esorcizza l’incertezza dell’avvenire; il tutto tramite una lucida riflessione caratterizzata da una regia distaccata e disincantata.

Inserito in un filone narrativo che sta attraversando anche Cinema e Televisione - da In Time a Black Mirror #Like4Like si avvale tanto del Fumetto quanto della prosa per raccontare storie intense e drammatiche in cui frustrazione, solitudine e disperazione emergono prepotenti in tutta la loro brutalità.

Like 4 Like, anteprima 02Le situazioni tragicomiche dei protagonisti di questo volume potrebbero apparire sopra le righe, ma soffermandosi sui dialoghi ci si rende conto che al loro interno sono presenti frasi di uso comune; uno dei tanti espedienti che rendono Alessio e Whitney non così lontani da ciò che siamo ma, anzi, pericolosamente vicini. Rincione si conferma uno sceneggiatore di livello, nonché un attento osservatore della realtà e un capace cantore delle sue brutture. #Like4Like è l’ennesima prova da lui firmata che spinge a riflettere su tematiche molto attuali e lo fa con una scrittura intelligente, acuta e di spessore.

Ottima la prova ai disegni di Prenzy, artista dotato di uno stile eclettico e dinamico che si adatta perfettamente alle varie fasi del racconto, con un iniziale tratto nervoso e squadrato che lascia poi spazio alla rotonda morbidezza di soluzioni cartoony. Lo storytelling originale e personale del disegnatore riesce a mettere in scena al meglio anche la componente più "informatica" del racconto grazie alla costruzione di tavole che racchiudono al loro interno le peculiarità grafiche dei vari social network.

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