Liberty Meadows: Sundays vol. 1, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo volume di Liberty Meadows: Sundays, la raccolta delle tavole domenicali di Frank Cho

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Approfittando della presenza di Frank Cho a Lucca Comics & Games 2016, saldaPress ha dato alle stampe diversi lavori dell'autore. Alla nuova edizione del primo volume di Liberty Meadows e all'artbook Women fa compagnia Liberty Meadows: Sundays vol. 1, una raccolta delle tavole domenicali della serie ancora inedite nel nostro Paese.

Chi già conosce Frank, Brandy, Ralph, Leslie, Dean, Truman, Oscar e tutti gli altri personaggi che popolano il movimentato rifugio per animali, troverà su queste pagine un gradevolissimo more of the same, un frammento della serie che finora non era stato adattato in versione italiana, non rientrando nel formato striscia. Chi invece non conosce ancora il simpatico cast di Liberty Meadows può godersi comunque la lettura, ma consigliamo il recupero delle strip, nelle quali i protagonisti e i tormentoni di questo universo narrativo vengono introdotti in maniera più efficace.

Ogni tavola viene proposta con un commento a margine che spiega le citazioni a elementi della cultura pop o i riferimenti alla società americana. Nei volumi delle strip originali erano presenti in appendice numerose note con la stessa funzione: una collocazione effettivamente scomoda che richiedeva al lettore un continuo passaggio dal fumetto alle spiegazioni. Trovarle affiancate alla tavola a cui si riferiscono - oltre a essere molto più comodo - ci fa realizzare quanti rimandi Cho abbia inserito in Liberty Meadows, in special modo in queste domenicali, dove lo spazio a disposizione è maggiore.

Questa raccolta ha inoltre il valore aggiunto del colore, ma Cho lo utilizza con tinte piatte, quasi sminuendo i propri disegni; in alcuni rari casi - quando si diverte a rappresentare dinosauri o altre creature gigantesche - troviamo sfumature ed effetti cromatici altrove assenti; è un peccato perché significa che l'autore non tiene conto di questo elemento nella ricercatezza grafica di cui si è sempre fatto promotore anche in un formato come la strip, abitualmente incentrato sulla semplicità e la stilizzazione. Apprezziamo invece molto di più alcune tavole in bianco e nero, dove, approfittando dello spazio a disposizione, Cho sperimenta con matite e pennini, addirittura rinunciando alla gag.

Sono numerosi i rimandi alle strisce canoniche di Liberty Meadows, come sottolineano anche le note a margine consigliando di recuperare i volumi Eden o Tana dolce tana; viene da chiedersi perché non siano state proposte tavole e strisce in un'unica soluzione, così da godere appieno di alcune storyline nella loro completezza, come erano state concepite. Va detto, però, che tale suddivisione non nasce da saldaPress, che si è limitata a proporre al pubblico italiano il medesimo volume già pubblicato negli Stati Uniti. Resta comunque un peccato, in quanto si sarebbe potuto approfittare della nuova edizione delle strip per proporre tutto in un'unica soluzione, dando vita a una raccolta cronologica completa, come le più recenti dedicate a Peanuts e Calvin & Hobbes.

Chiude il volume una galleria di pin-up e sketch con cui è possibile ammirare quanto i disegni di Cho siano molto più efficaci in bianco e nero; è inoltre presente una striscia scartata dalla censura per ovvi motivi, ma che è un piacere scoprire qui per la prima volta, visto che pur comprendendo i motivi per cui non è stata accettata dai quotidiani, risulta essere una delle più divertenti dell'intera serie.

Continua a leggere su BadTaste