Lethal Weapon 2×18 “Frankie Comes to Hollywood”: la recensione

La nostra recensione del diciottesimo episodio della seconda stagione di Lethal Weapon intitolato Frankie Comes to Hollywood

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Spoiler Alert
Sentire nostalgia di uno show durante uno hiatus è sempre un buon segno e, considerato che Lethal Weapon si è fatto attendere per più di un mese prima di tornare in onda con un episodio inedito, probabilmente capirete il nostro entusiasmo, soprattutto quando la serie tira fuori dal cilindro un episodio così interessante e ricco di spunti come Frankie Comes to Hollywood.

Seppure questa diciottesima puntata sia perlopiù Roger Murtaugh-centrica, gli autori non dimenticano affatto Martin Riggs ed, anzi, imprimono una svolta decisamente inaspettata anche nella sua vita. Se c'è qualcosa che di Lethal Weapon apprezziamo infatti particolarmente, lo ribadiamo, è proprio la sua capacità di trattare temi importanti con quella perfetta dose di umorismo e leggerezza che rende ogni puntata una garanzia di intrattenimento e Frankie Comes to Hollywood ne è un perfetto esempio quando riporta nella vita di Roger un uomo che, sedici anni prima, avrebbe potuto fare la differenza tra la vita e la morte ed ha invece scelto di risparmiarlo.

Nella puntata apprendiamo infatti che un giovane Roger, sulla strada per l'ospedale e con Trish sul punto di partorire Riana, era stato distratto da alcuni colpi di pistola che gli avevano fatto cogliere sul fatto un killer che aveva appena ucciso una delle sue tante vittime. Prendere la decisione, allora, di avventurarsi da solo sulla scena del crimine avrebbe potuto costargli la vita, soprattutto quando viene preso di sprovvista da colui che scopriremo poi essere Frankie Kelso, un assassino prezzolato che lavorava al tempo per la mafia, e che invece di ucciderlo sul posto, aveva deciso di risparmiagli la vita dopo che Roger lo aveva pregato di non sparargli rendendo sua moglie una vedova proprio quando era sul punto di dare alla luce il loro secondo figlio.
Lo scampato pericolo, comprensibilmente, imprime una svolta nel modo di affrontare il lavoro di Roger che, consapevole della fortuna avuta, sviluppa anche una sorta di ossessione per questo misterioso killer e sul quale comincia ad indagare raccogliendo una lunga serie di informazioni sulle vittime che si è lasciato alle spalle.

La svolta ci sarà quando il caso di omicidio nel quale si imbattono in questo episodio Murtaugh e Riggs finirà proprio per portarli ad incrociare la strada di Kelso che, dopo essere riuscito a rapire Roger, gli confesserà di non essere l'assassino e di essere stato incastrato. L'iniziale, scettica reazione di Murtaugh si trasformerà presto però nella consapevolezza che Frankie è davvero innocente e che soprattutto è molto diverso dall'uomo che aveva conosciuto 16 anni prima.
Il fatto che il suo partner sia finito nelle mani di un pericoloso omicida su commissione, nel frattempo, crea non poca agitazione in Martin che, andando contro tutto quello in cui crede, decide di ricorrere all'aiuto del padre Nathan (Rex Linn) per rintracciare e salvare Roger.

Come probabilmente ricorderete, nelle scorse puntate avevamo lasciato Riggs dopo che aveva tentato (e fallito) di ricucire il rapporto con Molly, la quale si era rifiutata di avere a che fare con lui, a meno che Martin non avesse affrontato una volta per tutte suo padre.
Prendendola alla lettera, il detective si reca in questo episodio nella prigione in cui è rinchiuso il padre ed invece di ritrovarsi di fronte l'uomo che si aspettava, Nathan lo manderà completamente in confusione chiedendogli perdono per il passato, cercando di ristabilire con lui una sorta di relazione padre/figlio e soprattutto venendogli incontro a discapito della sua stessa sicurezza quando lui gli chiederà una serie di informazioni che lo aiutino a rintracciare Roger ed il suo rapitore.
Comprensibilmente la reazione di Martin di fronte a questo inaspettato cambiamento del padre contribuirà a creare in lui non poca confusione, soprattutto quando si renderà conto che prendere in considerazione l'idea di perdonarlo, significherebbe non avere più nessuno contro cui rivolgere tutta quella frustrazione e rabbia represse che si è sempre portato dietro e che fanno ormai parte di lui. "Frankie Kelso [a Murtaugh e Riggs]: Oh, per l'amore del cielo, digli che è il miglior poliziotto che conosci e che lo ami, ma basta con tutta questa tensione sessuale!"

Ma questo episodio, dopotutto, è proprio dedicato all'idea del cambiamento, alle seconde opportunità e alla redenzione e se, come Murtaugh constaterà, persino un killer di professione può diventare un essere umano migliore, perché un uomo violento come Nathan non potrebbe rendersi conto dei propri errori dopo anni trascorsi in prigione, pentendosi di quello che ha fatto al proprio figlio?
Sebbene possa sembrare difficile accettare l'idea che un personaggio che ci è sempre stato descritto come l'essenza stessa del male possa ora cambiare così repentinamente, la strada intrapresa dagli autori è piacevolmente inaspettata ed interessante, soprattutto considerate le ripercussioni che tale cambiamento potrebbero avere su Martin.
Detto ciò, ci sentiamo comunque di muoverci su questo delicato terreno con la stessa prudenza di Riggs, proponendovi una seconda alternativa e cioè che tutta questa storia finisca per rivelarsi un complesso e particolarmente ben congegnato piano di Nathan Riggs per uscire di prigione con l'aiuto del figlio, per poi tornare ad essere la persona che è sempre stato, tradendo per l'ennesima volta la fiducia di Martin che, in più, dovrebbe quindi affrontare anche il senso di colpa per essere caduto nella sua trappola.

Oltre al concetto di cambiamento, l'episodio, con i toni prettamente scanzonati e divertenti che caratterizzano questa serie, ci parla quindi anche di accettazione: da parte di Murtaugh che, pur consapevole del passato di Frankie Kelso, proverà sincero dispiacere per la sua morte e da parte di Riggs il quale, con molte più difficoltà di quelle che avrà il suo partner, si trova a dover guardare, dopo una vita a suo padre con occhi diversi, accettando la possibilità che la prigione possa davvero averlo reso un uomo migliore e che forse, dopo molto tempo, ha l'opportunità non solo di salvargli la vita, ma anche di trasformare per sempre la loro relazione.

https://www.youtube.com/watch?v=BI8TN2pej4c

La seconda stagione di Lethal Weapon va in onda negli Stati Uniti ogni martedì su Fox.

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