Lethal Weapon 2x05 "Let it Ride": la recensione
La nostra recensione del quinto episodio della seconda stagione di Lethal Weapon intitolato Let it Ride
Il caso della puntata ruota attorno all'indagine per la morte di un caro amico di Leo, un personaggio dalla dubbia reputazione, scommettitore incallito, che finirà per portare Riggs e Murtaugh a sventare una rapina all'ippodromo frequentato dalla vittima, ma soprattutto ci parla di amicizia e del difficile compito di Roger nel ruolo di partner e, appunto, amico di Martin.
Flight Risk, l'ultimo episodio andato in onda ad ottobre, aveva sollevato la questione del difficile passato di Riggs, con il detective che aveva rivelato alla dottoressa Cahill, con il suo distintivo atteggiamento quasi incurante, di ave ucciso il proprio padre, la guest star Rex Linn (CSI Miami) e Let it Ride, fortunatamente, non dimentica la scioccante rivelazione con gli autori che ci mostrano ulteriori flashback del passato di Riggs e di un padre aggressivo e costantemente ubriaco che non si cura minimamente del figlio, ma lo perseguitava spaventandolo a morte e minacciandolo di continue violenze.
Solo a guardare indietro al recente e più antico passato del detective c'è da sorprendersi, nonostante tutto, che Martin abbia comunque scelto per se stesso una strada come quella del poliziotto e della giustizia, perché tra la sua adolescenza, la morte del padre - che probabilmente, si scoprirà, sarà avvenuta per legittima difesa - il conseguente affidamento ai servizi sociali e l'assassinio di Miranda e del loro bambino mai nato, c'è da stupirsi che Riggs non sia rinchiuso in un istituto mentale, non sia finito morto nell'angolo di qualche squallida strada o non si sia dato ad una carriera da criminale, il che la dice lunga sulla sua forza di carattere, nonostante i suoi evidenti problemi.
Questo episodio, più di quanto non sia accaduto nel passato, esalta la violenza che il personaggio di Riggs cova dentro di sé quando, coinvolto in una risa con un sospettato, quasi non lo fa a pezzi con una mazza da baseball se non fosse per l'intervento di Murtaugh che lo riporta alla realtà. Il motivo scatenante di tale reazione - come Martin stesso confesserà a Trish - sarà il sequestro della sua amata roulotte da parte del comune di Los Angeles per occupazione abusiva di suolo pubblico. Inizialmente e come suo solito, Martin rifiuterà le offerte di aiuto dei Murtaugh e della dottoressa Cahill, dichiarando di preferire dormire su un divano del distretto di polizia o per strada nel suo pickup che accettare quella che probabilmente lui interpreta erroneamente come la "pietà" dei suoi amici, ma poi, spinto dai ricordi di suo padre, finirà per riattaccarsi alla bottiglia e devastare il giardino di Roger e Trish entrandovi con la sua recuperata casa mobile.
Quando i due si incontreranno nuovamente alla fiend ella puntata, mentre Martin sta aggiustando la staccionata distrutta dopo la sua bravata, sarà lui stesso a sentire il dovere di darle una spiegazione, rivelandole di non aver mai avuto nulla, nella sua vita, che potesse essere anche lontanamente paragonato al calore della casa che lei e Martin hanno saputo dare ai loro figli e che il sequestro della roulotte ha scatenato in lui dei sentimenti che probabilmente non sapeva nemmeno di aver seppellito dentro di sé quando si è visto privare del suo porto sicuro. Trish, da donna intelligente ed acuta quale è, finisce ovviamente per perdonarlo e assieme a Roger fornisce a Riggs lo spazio nel loro garage per poter parcheggiare la propria casa senza il rischio che venga nuovamente sequestrata, il che, tra l'altro fornirà sicuramente motivo di parecchio divertimento nei prossimi episodi, visto la loro convivenza forzata.
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