Lesbian Vampire Killers - La recensione

Due ragazzi sfigati si ritrovano in un villaggio colpito da un'antica maledizione, legata a una terribile vampira. Potenzialmente uno spasso, nella pratica un film stupido e noioso...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

Titolo Lesbian Vampire Killers
RegiaPhil Claydon
Cast
James Corden, Mathew Horne, MyAnna Buring, Vera Filatova, Paul McGann, Silvia Colloca
uscita?
 

Si parla molto in America di high concept e in generale di quei titoli che puntano su un'idea forte, magari tralasciando lo sviluppo della storia e dando vita a sceneggiature raffazzonate e claudicanti. E' bello vedere che anche in Inghilterra si possono avere gli stessi problemi che oltreoceano.

Lesbian Vampire Killers era un film che aveva fatto molto parlare prima della sua uscita, visto che mettere assieme vampire ultragnocche (un campo di cui era maestro Jean Rollin), lesbismo e satira horror sembrava il viatico per dar vita a un prodotto irresistibile.

Piccolo problema: oltre all'idea di partenza, poi serve anche uno sviluppo adeguato. Purtroppo, fin dal prologo medievale, si capisce che il lavoro svolto non è degno delle aspettative. Soprattutto, si ha l'impressione che non sia ben chiaro neanche agli autori cosa volessero fare. Una pellicola dall'humour raffinato e sottile? Non semplice. Un prodotto demenziale e assurdo, in grado di toccare vette di follia? Ci vuole coraggio. Un film sensuale, grazie all'esca di vampire bellissime e lussuriose? Nulla in contrario, basta non essere banalmente patinati.

Lesbian Vampire Killers è semplicemente un film scemo e brutto, una pellicola che vorrebbe giocare con gli stereotipi del genere (preti, locanda del villaggio, macchine in panne, ragazzi ingrifati e ragazze disponibili), ma con tutte queste cose non trova nulla di divertente da dire.

L'umorismo più sottile dovrebbe venir fuori da certi dialoghi (come quello iniziale tra il protagonista e la sua fidanzata sempre pronta a mollarlo), ma la banalità delle loro battute è sconfortante. A quel punto, viene naturale pensare che si opterà per la parodia scatenata. Eppure, non saranno certo qualche gag telefonata (come quella del vomito à la Esorcista) per scatenare l'entusiasmo, soprattutto se i due attori principali (James Corden e Mathew Horne) sono chiaramente dei comici televisivi, che al cinema hanno poca esperienza.

Ma dove il film sorprende completamente (in negativo) è nell'aspetto sensualità. Insomma, prometti un film focoso e tutto quello che mantieni è mostrare delle belle ragazze, ma senza un minimo di erotismo, come se l'obiettivo fosse quello di passare in televisione in prima serata (cosa comunque impossibile per via delle parolacce)? Se in una pellicola del genere non c'è neanche una scena di sesso, vuol dire che i produttori sono completamente impazziti ed è chiaro perché il film è andato male (tanto da risultare ridicolo quando alla fine si 'promette' un sequel, che invece non ci sarà).

Insomma, se è chiaro che la pellicola vorrebbe essere come Un lupo mannaro americano a Londra in versione moderna, viene da pensare che si sia presa la trama di un film porno con le vampire lesbiche e che la si sia adattata per l'occasione. D'altronde, con una regia scolastica e senza convinzione e degli effettacci a basso costo imbarazzanti, frutto di un dilettantismo grande come una casa, tutto quello che viene in mente come paragone sono le parodie che realizzava negli anni novanta Ezio Greggio. E non è un complimento...

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