Les Revenants 2x07 "Etienne"/2x08 "Les Revenants" (finale): la recensione

La fine della seconda, forse ultima, stagione di Les Revenants. Arriva il tempo degli addii e delle sofferte separazioni per i ritornati e i loro cari

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Spoiler Alert
Inizia con la morte e termina con la vita il viaggio dei ritornati narrato nelle due stagioni di Les Revenants. Mentre ancora non sappiamo se ci sarà una terza stagione, e eventualmente quanto dovremo attendere per vederla, la serie francese si congeda con un finale che rimette in gioco tutti i personaggi, rimanendo fedele ai temi classici della serie e soprattutto di questa seconda stagione. Non tutte le domande avranno una risposta, non tutte le risposte avranno un senso, ma forse non si poteva chiedere molto di più ad una serie che ha sempre viaggiato su binari lontani dalla concretezza e dalla verosimiglianza, preoccupandosi di servire le sue tematiche principali piuttosto che di costruire una mitologia inattaccabile. Una stagione nel complesso inferiore alla prima, ma comunque da promuovere.

A differenza del primo anno gli episodi non hanno mai veramente riguardato i personaggi di cui portavano il nome. Gli stessi flashback, che nella prima stagione servivano a spiegare la "prima vita" dei ritornati, sono stati sfruttati in altro modo, per dare uno sguardo più completo a ciò che avvenne 35 anni prima nel paesino, la costruzione della diga, il suo crollo e le terribili conseguenze. Infine una piccola ricompensa per lo spettatore ansioso di spiegazioni arriva, con il momento esatto in cui il fenomeno sovrannaturale si manifesta, alcuni mesi prima degli eventi presenti. Ed è un momento perfettamente riuscito, uno dei migliori e più soddisfacenti di queste otto puntate. Victor, chiamiamolo così, si conferma il fulcro della storia, la sua origine e la sua fine. C'è un piacevole momento di transizione nel quale scopriamo dove è stato per i 35 anni che separano il crollo della diga dal primo grande ritorno.

E c'è la conferma del suo intervento nella resurrezione di Camille e gli altri. Non voluta direttamente, dato che tutto ciò che il bambino voleva era salvare il suo padre adottivo, ma comunque causata. Victor che in conclusione viene dal nulla, che ha un'origine e dei poteri che si perdono nel tempo, probabilmente molto al di là del limite dei 35 anni oltre il quale non ci spingiamo. La scrittura per lui e Julie conserva un lieto fine, quando forse sarebbe stato più elegante fare qualcos'altro: in particolare Julie e la sua compagna avrebbero potuto prendere il bambino di Adele e Simon mentre Victor e Lucy sarebbero scomparsi insieme agli altri ritornati, avendo esaurito il loro compito.

A proposito di Adele e Simon, il loro percorso è quello più fastidioso e improvviso. Probabilmente perché, oltre ad una certa dose di egoismo, aggiunge nuovi livelli di mistero ad una storia che si avviava alla sua naturale conclusione. Le grotte, naturalmente, che forse separano un livello di ritornati dagli altri, coloro che hanno accettato di tornare indietro perché sanno che quello non è il loro posto, come Camille, e quelli che invece si ostinano a rimanere manifestando istinti violenti e bestiali, come Audrey che divora sua madre.

La faticosa riconciliazione e separazione dei Seguret rimane uno dei nodi centrali della storia. Simbolicamente, tutto inizia e finisce qui. All'inizio della vicenda era una famiglia persa, che non aveva mai veramente superato il lutto e che da quello si era lasciato trascinare. Il grande ritorno è questo: l'occasione per venire a patti con il proprio passato, l'accettazione e mai la negazione di ciò che è stato (prima stagione), ma anche la capacità di andare avanti, senza farsi condizionare da questo (seconda stagione). Tutto poteva terminare quella notte di tanti mesi fa, anni per noi, di fronte al rifugio Mani Tese, ma qualcuno aveva deciso di non rassegnarsi a quella separazione tra i due mondi. Una seconda stagione quindi speculare alla prima, che invece di avvicinare torna ad allontanare i personaggi, sapendo che solo così si potrà andare avanti.

Qui, forse, finisce il progetto Les Revenants. Il creatore della serie non ha escluso di voler vedere una terza stagione per il suo progetto, ma francamente non se ne sente il bisogno. Questo è un episodio che ha il sapore di un series finale, che da un lato lascia aperte varie porte e misteri, ma dall'altro, anche se arrivassero nuovi episodi, non dà l'impressione di essere in grado di chiuderli. Un'idea potrebbe essere quella di farne una serie antologica, spostando l'evento in un altro luogo, ma anche questo sembra poco praticabile.

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