Leonid - Vita da gatti, la recensione

Leonid è un fumetto all'apparenza per bambini, ma in realtà rivolto a lettori più maturi...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Star Comics porta in Italia il volume Leonid - Vita da Gatti, che raccoglie due avventure pubblicate in Francia da Soleil scritte da Frédéric Brrémaud (Love, Daffodil) e disegnate da Stefano Turconi (Il porto proibito, Viola Giramondo).

Il protagonista è Leonid, un giovane micio che vive in una casa vicina alla campagna assieme ad altri due gatti domestici. Il suo giro di conoscenze comprende però anche alcuni cani e gatti randagi, che interagiscono liberamente riproducendo la distinzione tra classi sociali del genere umano.

Sfogliando le pagine del fumetto si ha la sensazione di essere alle prese con un'opera per bambini, ma in realtà le vicende sono più mature di quanto potrebbe sembrare in un primo momento; nonostante questo, i disegni e il contesto sono fortemente debitori di prodotti disneyani quali Gli Aristogatti, Lilli e il Vagabondo o alcuni film live action incentrati sugli animali. In particolare, l'adorabile topino Atchi, allergico ai gatti, ricorda Groviera de Gli Aristogatti ed è senza dubbio l'elemento più simpatico del cast, al quale sono affidati i contrappunti comici della sceneggiatura.

Il primo episodio della serie si apre con due giovani pecore massacrate nella notte, probabilmente da un animale selvaggio; la comunità felina si preoccupa che una volpe - o un lupo - possa essersi trasferita nel villaggio, ma Leonid sospetta che i colpevoli possano essere due gatti albini assetati di sangue, e cerca inutilmente di convincere i suoi compagni. Avrà così inizio un'indagine degna di un thriller, decisamente distante dai toni definiti visivamente dai colori pastello e dagli occhioni cartooneschi tipici di un libro per l'infanzia.

Il secondo episodio, all'apparenza, riproduce situazioni simili a quelle già viste nella storia d'esordio, ma il rischio di ripetitività svanisce lentamente, man mano che si comprende quale sia il fulcro della trama: approfondire il passato di alcuni personaggi dando vita a una mitologia che potrebbe quasi ricordare, a livello di struttura, Il Padrino - Parte II.

Leonid è un fumetto che cattura grazie al suo comparto visivo; opera di un Turconi che, come sempre, tratteggia personaggi dalla grande espressività e scene di forte dinamismo frutto del suo studio dell'animazione. La vicenda è avvincente, ricca di azione e humour, ma sorprende per alcuni passaggi adulti che non ci si aspetterebbe da un racconto di animali, pur senza vederci particolari metafore della società, o scomodando paragoni azzardati con La fattoria degli animali di Orwell.

L'universo costruito attorno ai personaggi è bucolico e piuttosto limitato, cosa che rende Leonid - Vita da gatti un prodotto decisamente compiuto; per questo motivo non sentiamo l'urgenza di vederlo approfondito in nuovi episodi, ma, conoscendo la tradizione delle serie francesi, non ci stupiremmo di vedere nuovi albi dedicati, nei quali sarebbe però necessario trovare nuovi spunti narrativi che propongano qualcosa di più di un semplice more of the same.

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