LEGO Gli Incredibili non è l’ennesimo, riuscitissimo, gioco di Traveller's Tales – Recensione

La trasposizione dei film Pixar non diverte come sperato: la recensione di LEGO Gli Incredibili

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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LEGO Gli Incredibili si macchia, involontariamente, di un paradosso che potrebbe costargli carissimo, una colpa, accidentale e fortuita, che da sola può seriamente metterne in discussione l’eventuale acquisto. Sì, perché se negli Stati Uniti il sequel dell’apprezzatissimo lungometraggio Pixar ha già esordito da qualche giorno, registrando ottimi numeri al botteghino, nel nostro continente dovremo attendere sino a settembre prima di conoscere le sorti ed il futuro della famiglia Parr. Ciò è un grosso problema, visto che la creatura di Traveller’s Tales rilegge in chiave ironica, servendosi come da copione dei mattoncini danesi più famosi del mondo, non solo il film originale, ma, per l’appunto, anche Gli Incredibili 2, a cui è dedicata la prima parte dell’avventura.

Il nemico da sgominare, questa volta, è il perfido Minatore, villain che vi tormenterà sin dal livello che funge da breve tutorial, sezione più che sufficiente per apprendere al volo quello che, anche in questa iterazione, resta un gameplay votato all’immediatezza, semplice da padroneggiare, fondato su un control scheme quanto mai elementare.

[caption id="attachment_187026" align="aligncenter" width="1000"]LEGO Gli Incredibili screenshot Come sempre, ogni personaggio è caratterizzato da specifiche abilità che vi permetteranno di risolvere enigmi e superare gli ostacoli[/caption]

Come ormai di consueto da LEGO Jurassic World in poi , superata la fase d’allenamento, l’avventura vi condurrà nella città di Municiberg, ambientazione dalle discrete dimensioni, liberamente esplorabile, hub per i livelli veri e propri, ma non solo. In questo scenario potrete catturare diversi criminali intenti a dedicarsi ad attività illecite, compiere acrobazie con i mezzi di cui entrerete in possesso, andare a caccia di mattoncini speciali, generosi di ricompense di ogni genere.

Il design della metropoli è sufficientemente sviluppato da stimolare la curiosità del videogiocatore, che non rinuncerà a dedicarsi all’esplorazione di ogni anfratto, spinto dalla solita smania di sbloccare ogni personaggio messo a disposizione dagli sviluppatori."Rivivere le avventure dei due film è fattibile in appena sette, otto ore al massimo"

LEGO Gli Incredibili mette a disposizione ben 200 avatar, con tanto di “prestiti” da altri film della Pixar, feature che manderà in brodo di giuggiole i fan. Va da sé, tuttavia, che nei livelli veri e propri vi affiderete soprattutto ai componenti della famiglia Parr per venire a capo di tutti gli ostacoli che vi si pareranno di fronte. Il capofamiglia, naturalmente, farà leva sulla sua incredibile forza per frantumare ostacoli e sbarazzarsi facilmente degli avversari; Elastigirl potrà raggiungere sporgenze e appigli grazie alla sua capacità di allungarsi; Violetta, con i suoi poteri psichici, potrà superare barriere e altre trappole; Flash correndo a perdifiato darà energia a determinati meccanismi; il piccolo Jack Jack, infine, è un jolly in grado di sbarazzarsi di molti avversari grazie alla sua super-forza e ai laser che può sparare dagli occhi.

Come di consueto, solo sbloccando altri personaggi potrete acciuffare tutti gli sbloccabili nella modalità Partita Libera. Per farlo dovrete prima rendere disponibili le bustine, nel quale sono effettivamente contenuti, e poi spendere il necessario quantitativo di monete nello shop dedicato. Si tratta di un meccanismo più complesso rispetto al passato, ma che stimola a rigiocare più volte quella che, a conti fatti, è una campagna eccezionalmente contenuta rispetto agli standard della saga.

Rivivere le avventure dei due film è fattibile in appena sette, otto ore al massimo. Come se non bastasse, cut-scene e dialoghi tra i personaggi soffrono di un pessimo montaggio, mortificato da eccessivi tagli, comprensibili soprattutto nel caso delle vicende narrate ne Gli Incredibili 2, che a costo di mantenere un minimo di sorpresa nella visione del film vero e proprio, rendono la trama caotica, difficile da comprendere.

Anche il level design mostra il fianco a qualche critica di troppo. La saga ha sempre voluto mantenere una certa semplicità di fondo, ma con questo episodio gli sviluppatori hanno assolutamente esagerato. Il livello di sfida si è ulteriormente abbassato e persino gli enigmi si sono fatti ancor più facili da risolvere. Grandi e piccini, in soldoni, avranno a che fare con un titolo fin troppo poco impegnativo, il cui unico focus sarà la raccolta di più monete possibile e il ritrovamento di tutti gli sbloccabili. Davvero poco, pur considerando le eventuali smanie da completamento di cui si potrebbe soffrire.

[caption id="attachment_187027" align="aligncenter" width="1000"]LEGO Gli Incredibili screenshot Graficamente ci aspettavamo qualcosa di più[/caption]

Persino l’art design è spesso e volentieri rinunciatario, escludendo la bellissima Municiberg. Molte ambientazioni risultano stranamente spoglie, prive di dettagli. Meglio i modelli poligonali, al netto di alcune animazioni che non ci hanno convinto del tutto.

LEGO Gli Incredibili non è il solito, divertentissimo, titolo di Traveller's Tales. Al netto di una formula che sulla carta è ancora in grado di ammaliare, questa volta è evidentemente mancata l’ispirazione al team di sviluppo, costretto in un progetto di per sé dal fiato relativamente corto, soprattutto se paragonato agli altri episodi della saga. Possiamo giustificare, dunque, una longevità contenuta, figlia dell’adattamento di due soli film, ma non la svogliatezza dell’art e del level design, così come un livello di sfida ampiamente sotto il par, pur considerando il target di riferimento della saga.

A tenere a galla la produzione, fortunatamente, c’è il sempre piacevole co-op in locale, l’ironia che sanno sprigionare i mattoncini danesi, certi meccanismi ludici visti e rivisti, certo, ma ancora inspiegabilmente efficaci. C’è molto di meglio, insomma, ma se siete fan della prima ora, se amate il film originale della Pixar, ci sarà comunque da divertirsi. Solo occhio agli spoiler.

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