Legion: la recensione del primo episodio in anteprima
Allucinata e spiazzante, si prepara a debuttare Legion, serie di supereroi diversa da qualunque altro prodotto del genere: la recensione in anteprima
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Esistono vari modi per spiegare cosa effettivamente sia Legion, e non possiamo fare affidamento a nessuno di questi fino a quando non ci addentreremo più a fondo nella stagione. Possiamo comunque provarci, e dire che il protagonista è David Haller (Dan Stevens), un uomo rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Da subito è chiaro che l'uomo nasconde delle facoltà psichiche che ne fanno un potente, e secondo alcuni pericoloso, mutante. Intorno a lui si muovono personaggi altrettanto particolari, tra i quali spiccano Lenny Busker (Aubrey Plaza) e Syd Barrett (Rachel Keller).
Ambientazioni diafane e quasi accecanti in cui scoppia all'improvviso la musica ora degli Who ora dei Rolling Stones, in cui la percezione del vissuto è sempre pari, o superiore, al narrato: questo è Legion. Una serie che confonde, che non dà punti di riferimento. Ma anche una serie che ha grande stile, che vuole in ogni istante elevarsi sulla media delle produzioni televisive sui supereroi, tradizionalmente fatte di canoni ben rispettati e di paletti rigidi. Eppure, proprio nel momento in cui crediamo di aver inquadrato lo show, ecco che la scrittura sfida ancora una volta le nostre convinzioni, piazzando una nemesi che sembra visivamente uscita fuori da tutt'altra serie, o una sequenza action (la serie ha anche una certa violenza visiva) di forte impatto.