Legion: la recensione del primo episodio della seconda stagione in anteprima

La seconda stagione di Legion debutterà su FX il prossimo 3 aprile

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Legion è stata una delle rivelazioni dello scorso anno. La serie di FX curata da Noah Hawley ha raccontato per otto episodi non solo una storia di supereroi sperimentale, ma una vera e propria nuova lettura sul tema. Con il suo intreccio contorto e spesso incomprensibile, e con la sua voglia di non scendere a compromessi con il pubblico, sfidandolo a seguire lo svolgimento della trama, Legion e la sua visione allucinata sono stati un piccolo evento televisivo. Quell'evento ora tornerà, il prossimo 3 aprile, con la seconda stagione della serie. Abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima il primo episodio della seconda stagione della serie di FX, e ve ne parliamo di seguito senza spoiler (anche perché, a dirla tutta, pur volendo è difficilissimo spoilerare qualcosa in una serie del genere).

Il finale della prima stagione ci aveva lasciato in sospeso su più fronti. Chiusa la parentesi conflittuale con la Division 3, David Haller, figlio di Charles Xavier, era stato fatto prigioniero all'interno di una sfera che lo aveva portato via dalla sua ritrovata Syd Barrett. Intanto la minaccia di Farouk era stata tutt'altro che sventata, con il mostruoso essere che si era incarnato definitivamente nel corpo di Oliver. La seconda stagione riparte da questi eventi, ma, attenzione, lo fa a modo suo.

Chi ha seguito la prima stagione, trovandosi faccia a faccia con lo stile esasperato e allucinatorio dello show, può approcciarsi a questa seconda annata o sperando in una sua normalizzazione, o viceversa temendola. In ogni caso la risposta è no: Legion rimane fedelissimo a se stesso, e questi circa sessanta minuti di cui è composto l'episodio sono lì a dimostrarlo. Questa è la medesima serie che abbiamo imparato a conoscere – ma quanti segreti dà ancora l'impressione di celare – nella prima stagione. Nulla ha infatti perduto della sua visione lisergica, così aggrappata ad un mood anni '60 che si riflette in primis nelle curate scenografie, ma anche nella soundtrack (c'è un momento di forte impatto nel finale che riprende una delle canzoni simbolo del decennio) e nello stile peculiare dello show.

Ancora una volta a reggere i fili della narrazione sono le schegge impazzite della mente di David, e sono queste a filtrare i piani del tempo (passato, presente, futuro) che si sovrappongono senza soluzione di continuità. Risultato è un caos di grande fascino. Tra la fine della prima stagione e l'inizio della seconda è nel frattempo accaduto qualcosa: abbiamo visto il revival di Twin Peaks. E la domanda “is it past or is it future?” in qualche modo riecheggia in entrambi gli show, immensamente respingenti per alcuni spettatori, immensamente affascinanti per altri. Chi scrive appartiene a quest'ultimo gruppo, e c'è da ammirare non solo la coerenza, ma anche la capacità di rinnovarsi e inventare nuove “visioni” ad ogni snodo dell'intreccio.

Si tratta di un episodio che non offre un attimo di respiro, una cavalcata rock psichedelica (Syd Barrett, i Jefferson Airplane) da cui traspira un grandissimo controllo autoriale sulle immagini, gli ambienti, i dialoghi, il montaggio. E non c'è solo meraviglia e sorpresa, ma anche paura e inquietudine, come in alcuni momenti molto dark della prima stagione. Sinceramente, dire qualcosa di più sull'episodio vorrebbe dire raccontare concretamente ciò che accade e, se da un lato non possiamo farlo, dall'altro lato confessiamo di non esserne nemmeno del tutto capaci.

Il primo episodio della seconda stagione di Legion andrà in onda il 3 aprile negli USA e su FOX in Italia il giorno successivo, il 4 aprile.

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