Legion 2x08 "Chapter 16": la recensione
La recensione dell'ottavo episodio stagionale di Legion
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Ciò emerge chiaramente fin da un primo dialogo tra Syd e David, dal quale capiamo che il cuore dell'episodio è rappresentato dal difficile rapporto tra i due. David non è più lo stesso di prima, è ossessionato e pronto ad assumersi il compito di manipolare chi è più debole di lui (cioè tutti) per raggiungere il proprio scopo. Syd soffre, si lamenta con Clark, infine piomba quasi letteralmente addosso a David per scaricargli contro il proprio risentimento. Infine si ritroveranno, in questa terra "desolata" di nome e di fatto, a cercare un corpo, e a trovarne due, scheletrici.
Uno stile che anche in questo episodio, trascinato dalle piroette registiche di Jeremy Webb e ovviamente dalla scrittura di Noah Hawley, si conferma manifesto di un racconto che lavora su più livelli, tra il concreto e l'onirico, senza soluzione di continuità. Vedremo visioni da sogno indotte da Farouk, allucinazioni, il racconto del viaggio di Ptonomy dentro Vermillion e nel passato di Fukyama. Se nel mito della caverna bisogna fare attenzione a riconoscere le ombre, in Legion sembra che ognuno di questi livelli del racconto abbia una propria luce, un proprio modo di raccontare la storia, complementare a tutti gli altri e non meno realistico.