Legion 1x03 "Chapter 3": la recensione
La recensione del terzo episodio di Legion: torniamo nella mente di David Haller
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Si gioca sulla staticità di personaggi e situazioni, sulle trappole narrative e mentali, sfruttando ogni possibile via di fuga e ogni aspetto secondario che permetta di rimandare ogni netto sviluppo della trama. E si dirà che questo serve a consolidare i personaggi. Nessun dubbio su questo. Il viaggio nella mente di David Haller è letterale e metaforico, e ingloba uno sguardo su tutte le persone che lo circondano. Naturalmente Syd, che avrà qualche momento decisivo per sé e da condividere con il protagonista. La vediamo fare i conti con le conseguenze dello scambio di corpi, e ci chiediamo se questa è una condizione normale dovuta al suo potere o se è la particolarità di David a creare questa anomalia.
Certo, è la sorella di David quella fatta prigioniera, e toccherà a lui salvarla. Eppure prima dovrà imparare a controllare le proprie facoltà. Quindi ecco il gruppo, aiutato da Ptonomy, entrare ancora una volta nella mente del telepate, e muoversi a fatica tra le stanze di una casa che diventano anche stanze della memoria. Più orrore del solito, più crepe da cui sembrano uscire figure minacciose partorite direttamente dalla mente dell'uomo. Sono ricordi o incarnazioni oscure? Funziona molto bene una scena con un abbraccio a lungo rimandato, mentre la scrittura di Noah Hawley sfrutta il mistero per costruire la tensione.