Legends of Tomorrow 4×04 “Wet Hot American Bummer”: recap e commento

La nostra recensione del quarto episodio della quarta stagione di Legends of Tomorrow intitolato "Wet Hot American Bummer"

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Recap

Le Leggende si mettono sulle tracce di un nuovo Fuggitivo: in questo caso, si tratta presumibilmente di un misterioso "mostro della palude" apparso nel 1995 a Camp Ogawa, nel Maine. La creatura, che si rivela essere un vampiro che si nutre dell'energia di giovani vittime, sta provocando la sparizione di numerosi bambini nel suddetto campo estivo.

Oltre a fermare la minaccia magica, i protagonisti devono rispolverare le loro abilità da boyscout. Se per Ray questo è un gioco da ragazzi, lo stesso non si può certo dire per John Constantine. In più, Sara e Ava devono "camuffarsi" al meglio, per guadagnare la fiducia delle bambine del campo.

La "nuova" Amaya - in realtà un demone mutaforma fatto prigioniero dalle Leggende - si rivela una potenziale buona aggiunta per il team.

Commento

Grazie a un episodio che ricorda molto un teen horror degli anni Novanta, anche questa volta Legends of Tomorrow si dimostra uno dei migliori show dell'Arrowverse. Le potenzialità intrinseche di questa serie TV permettono infatti alla storia di spaziare in lungo e in largo, in termini di ambientazione, così come di genere. Inoltre, l'esplorazione degli angoli magici di questo universo narrativo sta regalando sempre nuove, e piacevoli, sorprese.

La trama di Wet Hot American Bummer è godibilissima, alternando momenti di pura ilarità - permessa da personaggi sempre più funzionali nelle loro interazioni - a sequenze di suspense, riservando anche qualche bel colpo di scena.

Sono due, in particolare, gli aspetti da tenere maggiormente in considerazione in questo episodio. Il primo è quello relativo a Constantine, personaggio sempre più fondamentale nelle dinamiche dello show. In questo capitolo della storia, John mostra una dose umanità spiazzante, sia quando consiglia a Ray di stare lontano e non affezionarsi a gente come lui, sia quando salva il bambino morente, mettendo la sua stessa vita a repentaglio. Sequenze decisamente riuscite, anche a livello di scrittura.

Il secondo è quello legato alle versioni "bambine" di Sara e Ava. I due personaggi, lo ricordiamo, sono di orientamento omosessuale e oramai da tempo condividono una relazione. Relazione che non viene ignorata o censurata in alcun modo, nel momento in cui gli autori hanno scelto di fare impersonare le due donne a due giovani attrici. C'è grande coraggio nel decidere di raccontare il loro amore con una "veste" infantile, con grande delicatezza e simpatia, andando anche a mettere in scena un bacio tra le due in modo decisamente originale, e mai "di troppo". Se state pensando che sottolineare questi aspetti sia superfluo, dovreste guardare meglio al mondo in cui viviamo oggi, tenendo a mente che gli autori potevano scegliere di far "diventare bambino" qualsiasi altro personaggio che non fosse gay e non avesse una relazione omosessuale.

Paradossalmente, inoltre, anche il nuovo ruolo di "Amaya" ci pare avere più potenzialità del precedente.

Il film - fittizio - intitolato "Swamp Thaaaang" che va in scena nelle battute iniziali dell'episodio è un chiaro omaggio al personaggio della DC Comics di nome Swamp Thing (che avrà presto una serie TV tutta sua sul servizio streaming DC Universe). Nel corso della storia, John fa riferimento al fatto di conoscere Swamp Thing: ricordiamo come l'iterazione originale di Constantine abbia fatto il suo esordio proprio sulla serie dedicata a questo personaggio.

La trasformazione per mezzo di una pozione magica di Sara e Ava in bambine può essere inteso come un rimando alla celebre Pozione Polisucco della saga di libri e film Harry Potter.

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