Legends of Tomorrow 4×03 “Dancing Queen”: recap e commento

La nostra recensione del terzo episodio della quarta stagione di Legends of Tomorrow intitolato "Dancing Queen"

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Recap

Continua la ricerca dei Fuggitivi. Questa volta, le Leggende si ritrovano a dare la caccia a un mutaforma nella Londra del 1977, nel momento di massimo fermento della cultura punk.

Gli strani comportamenti della Regina Elisabetta II e l'apparizione di una misteriosa band punk rock di nome The Smell sono solo il preludio a un vero e proprio complotto volto a eliminare una volta per tutte la monarca. Nell'occhio del ciclone finisce il membro più placido del team, Ray, che deve riscoprire le sue pulsioni più anarchiche per salvare il Regno Unito.

Nel frattempo, Nate è ufficialmente un nuovo agente del Time Bureau, con Gary incaricato di fargli da mentore in quella che si rivela essere tutto fuorché una normale giornata di lavoro.

Commento

Continua il trend molto positivo della quarta stagione di Legends of Tomorrow. Siamo solo all'inizio, ma su tre episodi, lo show ne ha sfornati due di altissimo livello, sempre tenendo conto di quali sono le colonne portanti di questa serie TV.

Dancing Queen vince facile, verrebbe da dire. L'ambientazione di questo capitolo della storia, infatti, è uno dei territori più affascinanti e con maggiori potenzialità della Storia del secolo scorso. Scagliare il gruppo più alternativo, bizzarro e imprevedibile di super eroi del piccolo schermo nel bel mezzo di uno dei contesti sociali e artistici più ribelli, chiassosi e anarchici di sempre, a posteriori, sembra una delle scelte più ovvie da fare. Un rigore a porta vuota, in sostanza, virtualmente impossibile da sbagliare.

Ma nonostante premesse assolutamente a favore, con Dancing Queen gli autori si superano, confezionando un episodio molto divertente, ma tutt'altro che superficiale. Nel corso delle storia, infatti, si va a esplorare in profondità il personaggio più apparentemente ordinario del team - che di recente ha però compiuto una scelta discutibile, liberando Nora Darhk - che ne esce molto rinvigorito.

C'è grande abilità anche nel legare la trama dell'episodio al background di John Constantine, andando a recuperare dei preziosi elementi narrativi dalla continuity a fumetti di questo personaggio. Il mago dell'Universo DC si sta rivelando essere una variabile sempre più imprescindibile nelle dinamiche dello show, come sta a testimoniare la rivalità tra questo e Rory.

La sequenza d'apertura, che vede un'arzilla Regina Elisabetta abbracciare a pieno la cultura punk è esilarante. Più in generale, l'intera colonna sonora dell'episodio - che propone grandi classici del punk rock - è gradevolissima.

Come già detto, con questo episodio si vanno a recuperare elementi preziosi della continuity di Hellblazer, storica serie a fumetti con protagonista John Constantine, dalle informazioni sulla madre del personaggio del personaggio - deceduta dandolo alla luce assieme al suo gemello (nato morto) - sul rapporto "difficile" con il padre, fino al suo passato come frontman della band punk rock chiamata Mucous Membrane.

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