Legends of Tomorrow 4×01 “The Virgin Gary”: recap e commento

La nostra recensione del primo episodio della quarta stagione di Legends of Tomorrow intitolato "The Virgin Gary"

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Recap

Il demone del tempo Mallus è stato sconfitto, ma la battaglia che le Leggende hanno combattuto contro di lui ha spianato la strada a nuove avversità mistiche, che adesso minacciano la timeline.

Nonostante i protagonisti riescano a annullare l'ultimo anacronismo temporale, salvando così i Beatles, non è ancora tempo di riposare, per loro. E per affrontare questo nuovo tipo di avversità devono chiedere aiuto al mago John Constantine.

Un demone misterioso è infatti apparso a Woodstock, nel 1969, durante l'evento hippie più famoso della storia. Un "unicorno mangiacuori" sta infatti seminando il panico e causando morte e distruzione tra migliaia di pacifisti riunitisi in un unico luogo, cosa che potrebbe cambiare la storia in modo imprevedibile.

Nel frattempo, Nate incontra i suoi genitori dopo tanto tempo, Zari e Ray riflettono sulla scelta di quest'ultimo di liberare la figlia di Damien Darhk, e Sara e Ava provano a portare la loro relazione al livello successivo.

È l'inizio di una nuova era.

Commento

Un inizio discreto per la quarta stagione di Legends of Tomorrow. The Virgin Gary, infatti, non sarà certo annoverato tra i migliori episodi dello show, ma nonostante ciò rappresenta un nuovo starting point sufficientemente gradevole, anche considerando che questa serie TV non ha mai brillato per le sue première.

Sapevamo già dal finale della scorsa annata che a questo nuovo giro i protagonisti avrebbero affrontato minacce mistiche, come confermato anche dall'ingresso di Constantine come personaggio regolare dello show e (presto) come componente vero e proprio delle Leggende.

The Virgin Gary non si addentra ancora a pieno nel nuovo filone narrativo, poiché buona parte dell'episodio è utilizzata per chiudere alcune sotto-trame rimaste aperte, come dimostra l'incipit in cui le Leggende risolvono l'ultimo anacronismo. La sequenza iniziale, che vede i protagonisti salvare uno dei gruppi musicali più importanti della Storia, senza il quale probabilmente non sarebbe mai esistito il rock 'n' roll, è probabilmente la parte più gradevole e ben orchestrata dell'intero episodio, specie a livello di soluzioni tecniche e costumi.

La parte ambientata a Woodstock è invece più canonica e compassata, con alcuni momenti di decompressione eccessiva. A risollevare le sorti di una trama con poco mordente - nonostante la piacevole assurdità rappresentata dal "demone unicorno" - ci pensa proprio il personaggio di Constantine, di sicuro un elemento positivo per lo show.

Dunque, siamo di fronte a un primo capitolo abbastanza in sordina per Legends of Tomorrow, ma stando ai precedenti e alla novità suddetta, non c'è da essere particolarmente preoccupati. Anche questa volta, la serie TV saprà dire la sua.

Non ci sono particolari rimandi ai fumetti DC Comics, ma abbiamo notato l'ingresso in scena di John Constantine sia stato celebrato con il tema musicale della sua serie TV personale, di breve durata. Anche la grande minaccia che presumibilmente le Leggende affronteranno - il cosiddetto "Rising Darkness" - sembra essere proprio la stessa di quello sfortunato show.

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