Legends of Tomorrow 3x16, "I, Ava": la recensione
La nostra recensione del sedicesimo episodio della terza stagione di Legends of Tomorrow, intitolato "I, Ava"
Nel frattempo, Nate e Wally devono verificare le condizioni di Mari McCabe, la Vixen del presente nipote di Amaya, gravemente ferita anche a causa della perdita del suo totem: qui si imbattono in Kuasa, che potrebbe rivelarsi un'inattesa alleata nella battaglia contro il demone Mallus.
I, Ava, sedicesimo e terzultimo episodio della terza stagione di Legends of Tomorrow, è un capitolo della storia densissimo, che dimostra ulteriormente quanto grandi possano essere le potenzialità dello show, immancabilmente non tutte sfruttate. La trama si muove lungo tre filoni narrativi principali, ognuno ambientato in una differente location, con protagonisti personaggi diversi, e soprattutto tematiche eterogenee tra loro.
La battaglia per la vita di Vixen, invece, ci riporta a quello che è il filone narrativo principale della terza stagione, ossia quella che possiamo definire come la "Guerra dei Totem", che vede i protagonisti impegnati in una difficilissima prova contro il demone Mallus. Per quanto la sensazione sia quella che questa trama sia stata portata forse un po' troppo per le lunghe, cominciando ad arzigogolarsi su se stessa, ecco che il colpo di scena permesso dal personaggio di Kuasa permette di fare un ulteriore e sostanzialmente funzionale passo in avanti verso la conclusione di questa saga.
Infine, il "gioco a due" tra personaggi apparentemente antitetici come Zari e Mick è foriero di una nuova prospettiva in questo episodio, riflettendo sul confronto tra diverse culture e credenze, e conferendo al racconto un aspetto pragmaticamente umano, al netto di forse evitabili semplificazioni.
Fantascenza, fantasy e comedy, con molteplici altre piccole contaminazioni: in un episodio dove è la parola a dominare sull'azione - al netto di una bella battaglia finale ambientata nel futuro molto ben coreografata - possiamo comunque asserire come I, Ava sia un importante e piacevole capitolo di Legends of Tomorrow.
Nell'episodio vi sono tre sottili riferimenti alla mitologia dei fumetti DC Comics. La prima va in scena quando Nate si riferisce a lui e a Wally come a un "Dinamico Duo", iconico motto con il quale si identificano da sempre Batman e Robin. Il drammatico confronto tra lo stesso Nate e Kuasa viene definito da Damien Darhk "migliore di The Brave and The Bold", che è anche uno storico titolo della DC. Infine, viene precisato come Kid Flash sia il secondo uomo più veloce della Terra, con il primato che appartiene a Barry Allen alias Flash.
Ancora, l'infografica promozionale del cloni AVA recita lo slogan "More Human Than Human", lo stesso identico motto della Tyrell Corporation di Blade Runner, Nate scimmiotta il "Make my day" di Clint Eastwood nei panni dell'Ispettore Callaghan in Coraggio... fatti ammazzare (1983), e Sara fa un riferimento ai Fem-Bot dei film di Austin Powers.