Legends of Tomorrow 3x15, "Necromancing The Stone": la recensione
La nostra recensione del quindicesimo episodio della terza stagione di Legends of Tomorrow, intitolato "Necromancing The Stone"
Un episodio lineare, dalla trama molto semplice e costruita su elementi narrativi sostanzialmente inflazionati, se non riciclati: un demone prende possesso di un individuo facente parte di un gruppo che improvvisamente si ritrova intrappolato assieme a un mortale nemico. Insomma, niente di diverso da ciò che abbiamo visto in centinaia di pellicole e serie TV horror, tutte in qualche modo debitrici di un film come L'esorcita (1973) di William Friedkin.
Per una volta, inoltre, possiamo fare un plauso per alcuni degli aspetti più tecnici dello show, a partire da una regia buona e riuscita grazie al costante dinamismo delle inquadrature e a discrete soluzioni di montaggio. Anche l'utilizzo delle luci è gradevole, sebbene sostanzialmente ricopiato anche qui da tanti precedenti di genere fantascientifico: il tutto contribuisce però a creare un'atmosfera credibile e a tratti persino suggestiva.
Il titolo dell'episodio è un ovvio riferimento al film Romancing the Stone (1984), diretto da Robert Zemeckis e conosciuto in Italia come All'inseguimento della pietra verde.
Wally e Nate sono mandati in missione per salvare una cagnolina di nome Laika, per restituirla al Programma Spaziale Sovietico: si tratta di una delle pagine più importanti e atroci della nostra Storia, e Laika è stato il primo animale a essere spedito nello spazio affinché orbitasse attorno alla Terra, dimostrando che tale impresa sarebbe stata poi possibile anche per gli esseri umani. Zari e Amaya hanno invece il compito di recuperare la Gioconda, celeberrimo dipinto realizzato da Leonardo Da Vinci: in questa occasione, viene dato credito alla teoria (mai dimostrata) che lo stesso fosse un auto-ritratto in chiave femminile dello stesso autore.
Riguardo a John Constantine, ci viene ricordato come il suo errore a Newcastle sia costato la vita a una bambina di nome Astra, e di come la sua famiglia sia stata composta dai due genitori defunti e dalla sorella (Cheryl). Questo profilo corrisponde a quello della sua versione originale dei fumetti DC Comics. Da alcuni celebri albi del personaggio - come Swamp Thing #37 - sono inoltre estratti alcuni dei suoi dialoghi, per esempio il passaggio "I'm a nasty piece of work". Ritorna inoltre la gag della sigaretta, della quale vi abbiamo già parlato in precedenza, e abbiamo ulteriore conferma di come l'orientamento di John sia bisessuale.
Grande risalto nella storia viene data al gioco RPG Dungeons and Dragons, in particolare alle dinamiche delle più recenti versioni dello stesso. Registriamo anche una citazione a Flashpoint, nota saga a fumetti (e poi televisiva) di Flash e al giocattolo Beebo, già apparso nello show. Infine, l'attivazione della "Sequenza Nostromo" a bordo della Waverider potrebbe essere un rimando alla celebre astronave del film Alien (1979) di Ridley Scott.