Legends of Tomorrow 3x04, "Phone Home": la recensione
La nostra recensione del quarto episodio della terza stagione di Legends of Tomorrow, intitolato "Phone Home"
Giunti negli anni Ottanta, i protagonisti scopriranno un intrigo che coinvolge una misteriosa organizzazione malvagia e un cucciolo alieno, con il piccolo Ray catturato nel mezzo.
Gli anni Ottanta sono tornati, più prepotentemente che mai, e dominano lo showbiz in modo lapalissiano, con Stranger Things che è forse l'esempio più calzante per validare questa tesi. I produttori di Legends of Tomorrow scelgono di cavalcare quest'onda, e con Phone Home producono uno dei capitoli più divertenti e ben confezionati di questo show (la cui qualità è cresciuta esponenzialmente, e in modo impensabile).
È davvero difficile spiegare a parole la bellezza di Phone Home, probabilmente l'episodio più riuscito di sempre di Legends of Tomorrow, senza cadere nel rischio dello spoiler e privare la storia dei suoi elementi più funzionali: di questo capitolo bisogna vivere più che mai le atmosfere e studiarne i tanti dettagli in maniera minuziosa. Sono proprio la ricercatezza estetica e il non lasciare nulla al caso ad averci lasciati francamente entusiasti.
Anche sotto il profilo più tecnico, la CGI utilizzata per animare i due esemplari di Dominatori - uno adulto, l'altro cucciolo - è assolutamente credibile e dinamica, oltre che in grado di competere con prodotti di ben più alto budget.
Ciliegina sulla torta è inoltre l'esilarante "sequenza musical", nella quale un gruppo di persone è costretto a cantare e ballare da una forza in grado di controllare i loro corpi: anche in tal caso è identificabilissima la citazione a un altro cult degli anni Ottanta, il film Beetlejuice - Spiritello porcello di Tim Burton.
Infine, l'unico rimando ai fumetti DC Comics è il costume che il personaggio di Zari - ottima aggiunta al cast della serie TV - indossa occasionalmente, che richiama quello del personaggio di Isis, uno dei comprimari dei fumetti di Shazam/Capitan Marvel.