Legends of Tomorrow 2x08, "The Chicago Way" (midseason finale): la recensione
La nostra recensione del midseason finale della seconda stagione di Legends of Tomorrow, intitolato "The Chicago Way"
I tre supercriminali hanno coinvolto le "Leggende" in una battaglia nella Chicago degli anni '20, inserendosi nelle vicende legate alla storia del proibizionismo e di Al Capone. Questo scenario, ricreato nel migliore dei modi dagli scenografi dello show, ha permesso di portare avanti tanto la bonaria rivalità intellettuale tra Nate (Nick Zano) e Ray (Brandon Routh) che l'amicizia selvaggia tra Amaya (Maisie Richardson-Sellers) e Mick (Dominic Purcell). Quest'ultimo, sempre più vicino a Vixen, per tutto l'episodio è stato vittima di allucinazioni riguardanti il suo ex partner Leonard Snart (Wentworth Miller), che è sembrato volergli suggerire di evitare di lasciarsi trasportare dagli eventi per non incombere nella sua stessa fine. La morte di Captain Cold ha finora permesso a Heat Wave di staccarsi dalla macchietta che era stato nel corso della prima stagione, dandogli la possibilità di costruirsi un personaggio più complesso e sfaccettato. Che sia finalmente giunto il momento per lui di instaurare un legame più profondo dell'amicizia? Lo scontro finale tra le "Leggende" e la Legion of Doom a bordo della Waverider è stato senza ombra di dubbio il momento clou di The Chigago Way. Thawne è infatti tornato a utilizzare il congegno in grado di alterare il suo aspetto fisico, che nella prima stagione di The Flash gli ha permesso di assumere l'identità di Harrison Wells; abbiamo visto in azione un fucile anti-velocisti, costruito probabilmente dal Cisco del futuro; Sara (Caity Lotz) si è infine trovata faccia a faccia con Malcom, dando vita a un nuovo capitolo della rivalità tra i due.