Legends of Tomorrow 1x11, "The Magnificent Eight": la recensione
Questa settimana Legends of Tomorrow ci porta nel Vecchio West, dove il gruppo di Rip Hunter si ritroverà a dare man forte nientedimeno che a Jonah Hex
In un misto tra i I sette samurai di Kurosawa e l'ultimo capitolo di Ritorno al futuro, la puntata di questa settimana ha visto il gruppo delle Leggende di Domani fare tappa nel Selvaggio West, precisamente a Salvation, tipica cittadina da film western situata nel Dakota del 1871. Questa destinazione è stata scelta da Rip Hunter (Arthur Darvill) in quanto rappresentate una delle poche Frammentazioni del Tempo esistenti, luoghi difficilmente rintracciabili dalla sua gente e quindi perfetti nascondigli per prepararsi a fronteggiare l'arrivo dei "letali" Cacciatori. Per quanto la scena d'azione che li ha visti protagonisti sia stata ben gestita, ci si aspettava che queste tre figure dessero un po' più filo da torcere ai nostri eroi - dopo la zoppicante gestione della storyline di Chronos - e invece il tutto si è già risolto nei minuti finali di questa puntata. Nonostante La Pellegrina, ennesimo cane da guardia dei Signori del Tempo nonché prossimo avversario del team, si preannunci una sfida interessante e anche difficile da affrontare, Legends of Tomorrow continua per ora a dimostrarsi incapace di creare villain iconici o quantomeno interessanti, visto che anche Vandal Savage sta sempre più scadendo nel noioso e nel ripetitivo.
La trama principale di The Magnificent Eight ha inoltre dato ampio spazio alle vicende personali di tre dei suoi protagonisti. Se Ray Palmer (Brandon Routh) e il professor Stain (Victor Garber), rispettivamente nei panni dello sceriffo di Salvation e del medico della città, hanno cercato di immedesimarsi al meglio nei loro nuovi ruoli - tanto da arrivare a salvare colui che un giorno diventerà H.G. Wells, Kendra (Ciara Renee) si è incontrata con la sua versione di quel periodo, che l'ha messa in guardia dal frequentare un altro uomo che non sia Carter. Come abbiamo già ribadito più volte, sembra che questo storyline, la più debole e mal strutturata di tutta la serie, sia la più amata dagli sceneggiatori, tanto che in ogni episodio sottraggono tempo prezioso alla narrazione per mettere in scena i dolori esistenziali della giovane donna falco. C'è da dire che, almeno questa volta, il segmento dedicato all'ex barista del Jitters ha contenuto un interessante easter egg: la puntata ha infatti suggerito che la versione di inizio Ottocento di Carter sia la trasposizione dell'eroe del Selvaggio West conosciuto come Nighthawk, mentre quella di Kendra sia l'adattamento della pistolera Cinnamon, entrambi personaggi secondari tratti dai fumetti DC Comics.