Legends of Tomorrow 1x10, "Progeny": la recensione

Puntata insoddisfacente per Legends of Tomorrow, che alla sua decima puntata appare ben lontano dall'aver trovato la giusta strada da seguire

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Spoiler Alert
Quando si confeziona uno show che fa dei viaggi nel tempo una delle sue portate principali, l'alternarsi di episodi riusciti ad altri che non lo sono affatto è un fattore quasi inevitabile, che va messo in conto fin dall'inizio. Il primo esempio che ci passa per la testa è ovviamente Doctor Who, le cui ultime stagioni hanno spesso presentato un dislivello qualitativo non indifferente tra le varie puntate. Il serial britannico ha però sempre avuto dalla sua il fattore autoconclusività, che gli ha permesso di potersi concentrare maggiormente sulle singole storie e di lasciare sullo sfondo la trama orizzontale, facendola prepotentemente emergere solo in determinati episodi. Questo non è però il caso di Legends of Tomorrow, che con dieci puntate (sulle sedici complessive) andate in onda non sembra ancora aver trovato la sua strada. Infatti, benché la trama principale sia sempre presente, lo show si è evoluto pochissimo dal suo punto di partenza, proponendo più episodi riempitivi o inconcludenti di quanti se ne potesse immaginare per una serie relativamente breve. Purtroppo, anche Progeny è rientrato appieno in questo filone, un vero peccato se considerate le ottime premesse alla base della storia narrata.Le "Leggende di Domani" si sono ritrovate a dover scegliere se uccidere o meno colui che consentirà a Vandal Savage di diventare l'ultimo e più grande dittatore della Terra

In un plot che ha ricordato molto quello dei primi due capitoli della nona stagione di Doctor Who, le "Leggende di Domani" si sono ritrovate a dover scegliere se uccidere o meno colui che consentirà a Vandal Savage (Casper Crump) di diventare l'ultimo e più grande dittatore della Terra, quel Per Degaton (Cory Gruter-Andrew) già più volte rammentato nel corso dello show. La sfida che il capitano Hunter (Arthur Darvill) ha lanciato al suo team è stata però quella di eliminare il malvagio despota prima della sua salita al potere, ovvero nel periodo in cui era ancora un semplice e indifeso adolescente ignaro di ciò che sarebbe presto diventato. Fin qui tutto molto bello, se non fosse che la questione etica e morale dietro a questa proposta, che ci si aspettava fosse il fulcro della narrazione, è stata posta in secondo piano per dare ancora una volta risalto all'inutile liaison amorosa tra Ray (Brandon Routh) e Kendra (Ciara Renee). Ormai sapete bene come la pensiamo riguardo alla scelta di continuare a dare spazio a questa coppia, destinata a distruggersi una volta che Carter Hall tornerà a fare capolino all'interno del telefilm. Già in questa puntata, il personaggio interpretato da Falk Hentschel è ricomparso sotto forma di flashback, che ci ha mostrato - non sappiamo bene a che scopo - alcuni momenti della sua vita negli anni Venti. Anche l'approfondimento dedicato a Palmer, per quanto simpatico e ben recitato, si è rivelato fine a se stesso, con l'unica nota significativa riscontrata nella rivelazione dell'esistenza di Victor, gemello malvagio di Ray.

Fortunatamente, a salvare la partita è stata ancora una volta la sottotrama dedicata al confronto tra i due ex compagni di rapine Captain Cold (Wenworth Miller) e Heat Wave (Dominic Purcell), che sembrano essere arrivati a una momentanea riconciliazione a seguito di una violenta e selvaggia scazzottata. La scelta di legare tematicamente il dilemma sulla possibilità di cambiamento di Per Degaton alla redenzione di Mick è stata una trovata davvero ben congegnata, e anche l'utilizzo di Sarah (Caity Lotz) come portavoce della questione si è rivelata azzeccata e in linea con l'ambiguità che da sempre caratterizza il personaggio. Un altro lato positivo di Progeny l'abbiamo riscontrato nella ricca scena d'azione collettiva di fine episodio, in cui ogni membro del team ha potuto sfoggiare le sue doti sul campo come mai fatto finora. La figura che più di tutti è emersa in questo segmento è stata senz'altro quella di Atom, che ha fronteggiato alcuni droni derivati dalla sua tuta in un combattimento nei cieli che ci ha fatto tornare alla mente alcune sequenze della trilogia di Iron Man. Ottimi anche gli effetti speciali, per una volta davvero di alto livello per una serie tv con un budget non propriamente stellare.

La puntata si è conclusa con il ritorno di Mick dalla parte dei buoni e con l'annuncio che i Signori del Tempo hanno incaricato una squadra di spietati Cacciatori pronti a tutto pur di eliminare Rip e i suoi compagni. La presenza di queste tre nuove minacce, oltre che a dilatare ancora una volta la trama dello show, dovrebbe servire a spingere le "Leggende del Domani" in alcune epoche non propriamente legate alla figura di Savage, come il Vecchio West che farà da sfondo al prossimo episodio. Visto il discreto risultato dell'episodio ambientato nello spazio profondo, ci auguriamo che anche quello in cui comparirà Jonah Hex possa bissare tale risultato e, perché no, magari superarlo.

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